Allarme api, in Liguria si perde 1 vasetto di miele su 4

di Marco Garibaldi

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Coldiretti: "L’andamento climatico anomalo ha distrutto le fioriture e creato gravi problemi agli alveari"

Allarme api, in Liguria si perde 1 vasetto di miele su 4

In provincia di Genova sono 58 i comuni danneggiati e inseriti nel decreto ministeriale per il riconoscimento dello stato di calamità del settore dopo la richiesta di declaratoria alla Regione Liguria da parte di Alpa Miele (Associazione liguri produttori apistici) presentata nel luglio scorso e avallata a metà agosto.

“L’andamento climatico anomalo con l’inverno bollente, le gelate primaverili ed una estate divisa tra caldo africano, siccità e violenti temporali, specie nel mese di luglio – sottolineano da Coldiretti - hanno distrutto le fioriture e creato gravi problemi agli alveari con le api che, non solo non hanno la possibilità di raccogliere il nettare, ma spesso sono rimaste uccise dagli agenti atmosferici. Il raccolto di miele, di fatto, è uno tra i più bassi degli ultimi decenni”.

“Un segnale di difficoltà per le api nostrane che – continua la nota - sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Tre colture alimentari su quattro dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao”.

“Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, – precisa Coldiretti – occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. In Italia esistono più di 60 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino”.