Genova, no ai depositi e tracciato ferroviario da rivedere: cortei di protesta a Sampierdarena e Valpolcevera

di Anna Li Vigni

Il sindaco Bucci replica: "Inutile ridiscutere i progetti ogni mese: su programma abbiamo ottenuto 56% dei consensi"

Oltre 1500 persone hanno preso parte ai due cortei di protesta organizzati nel Ponente di Genova dai comitati di cittadini contrari al trasferimento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena e alla riattivazione della linea ferroviaria per le merci del Campasso. 'No ai depositi chimici a San Pier d'Arena', 'Sicurezza, salute e vivibilità per i nostri quartieri', 'Non sudditi ma cittadini' e 'Rfi grazie di nulla' sono alcuni degli striscioni srotolati dai manifestanti che hanno denunciato in particolare "il rischio del ripetersi di tragedie simili a quella dell'incidente ferroviario di Viareggio" a causa delle vicinanza tra la nuova linea ferroviaria e le abitazioni e il possibile passaggio di merci pericolose sulla tratta. La protesta si è conclusa nella 'radura della Memoria' sotto il ponte San Giorgio.

Il sindaco Marco Bucci è intervenuto sulle proteste dei comitati del 'no' dal palco del convegno 'La buona amministrazione' organizzato al Teatro Sivori da otto liste civiche. "La buona amministrazione deve avere dei programmi - ha detto -. Siamo stati eletti con un programma ben preciso con una serie di cose da fare e abbiamo ottenuto il 56% dei consensi - ricorda Bucci -. E' inutile ridiscutere i progetti ogni mese. Sono accettati tutti i consigli per fare meglio le cose. Tutto si può fare meglio, ma non si può ridiscutere se facciamo una cosa o no, lo abbiamo già fatto durante la campagna elettorale, altrimenti continuiamo a discutere sempre e a non fare mai le cose, una 'malattia' molto diffusa nelle cattive amministrazioni pubbliche che discutono e non prendono decisioni. Noi vogliamo che Genova faccia un salto in avanti, la credibilità si guadagna facendo le cose non soltanto parlando"