Genova, il divario di genere nell'imprenditoria e nella ricerca. Sonia Sandei: "Un tema importante perché non diminuisce"

di Carlotta Nicoletti

Ass. Mascia: "Necessario procedere a fare delle politiche del lavoro che incentivino la presenza delle donne"

Si è tenuto a Genova un convegno sul tema "Le donne nell'imprenditoria e nella ricerca: dal passato al futuro per Genova e l'Europa" per porre l'attenzione su un argomento molto importante. Si è parlato anche di parità di genere nel lavoro e in base ai dati presentati è emerso che c'è ancora un divario enorme per quanto riguarda non solamente gli impieghi ma anche gli stipendi, ad aver introdotto i dati è stato l'assessore Mario Mascia in rappresentanza del sindaco Marco Bucci.

Durante il convegno sono state ricordate due donne rimaste nella storia della Liguria per la loro presenza femminile proprio nel lavoro, la prima Franca Tomellini Fassio, giornalista e scrittrice e imprenditrice in ambito navale e poi Luisa Massimo, Dirigente UOC Emato-Oncologia al Gaslini. Due donne forti e che hanno saputo importi in ambienti che all'epoca erano prettamente maschili.

I dati dicono l’occupazione femminile, nel territorio regionale, risulta ancora prevalentemente part time, specialmente nel settore dei servizi, emerge anche un disallineamento fra il titolo di studio acquisito e l’effettivo impiego. Dal 2018 al 2022  la percentuale di donne al lavoro è cresciuta solo dello 0,5 per cento. Neanche 1.400 lavoratrici, in tutto (1.368), contro una crescita assai superiore degli uomini (il 3,9%, ovvero più di 13 mila persone). Le lavoratrici si fermano al 43,2% (266.341) sul totale degli occupati.

Presente al convegno Sonia Sandei, Vicepresidente Confindustria Genova con delega a energia e infrastrutture, Manager ENEL che ha detto: "Un tema importante perché il divario non diminuisce. In questo caso oggi parliamo del pay gap tra uomini e donne che non diminuisce e anzi peggiora. Oggi portiamo numeri sull'innovazione, sul numero delle donne in impresa che per esempio ci consente nel caso in cui ci sia il 30% di donne manager in azienda di incrementare e crescere del 15% nel fatturato. Numeri che rappresentano quanto sia importante sia l'apporto in termini di sviluppo, crescita e innovazione delle donne attraverso le infrastrutture rendere più agevole la loro permanenza nel mondo del lavoro. Bisogna migliorare le infrastrutture sociali una parte del Pnrr sarebbe dovuto essere destinato proprio a questo, al miglioramento del tasso d'inclusione".

Anche l'assessore alle politiche per la crescita dell'occupazione Mario Mascia è intervenuto: "Importante parlare di questo argomento perché i numeri dell'imprenditoria ci restituiscono una realtà in cui effettivamente la presenza femminile nel comparto dei dirigenti e dei quadri ha bisogno ancora di un'opportunità d'inserimento e valorizzazione. E' necessario procedere a fare delle politiche del lavoro che incentivino questa presenza e la compatibilità dell'attività lavorativa delle presenza al femminile delle donne con quella che è la loro presenza in famiglia. Proprio una delle ultime riunioni delle tavole del lavoro ha avuto per oggetto i dati che riguardano la presenza femminile anche nelle società, per esempio nelle società di capitali la presenza femminile è molto limitata. Ci sono più difficoltà per le donne ad accedere ai fondi. Le politiche che stiamo seguendo con Regione Liguria anche, abbiamo siglato un protocollo d'intesa sulle politiche di lavoro ieri, ci consentono di avviare percorsi di valorizzazione della presenza femminile che traguardino l'obiettivo di garantire alle donne di avere posizioni lavorative all'altezza delle loro professionalità e presenza nelle società".

A rimarcare l'importanza di eliminare questo divario di genere sul lavoro, erano presenti anche alcune studentesse dell'Istituto Superiore Commerciale Statale E. Montale Nuovo IPC che hanno ascoltato con attenzione i temi portati nel convegno e hanno poi presentato un loro progetto inerente.