Ucraina, l'inviato Maistrouk a Telenord: "A Mariupol è in atto un genocidio, ma nessuno si arrenderà"

di Redazione

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"Sul teatro bombardato c'era la scritta: bambini. L'hanno bombardato lo stesso. A Leopoli si erano rifugiate 200000 persone: pensavano che lì le bombe non sarebbero arrivate"

Ucraina, l'inviato Maistrouk a Telenord: "A Mariupol è in atto un genocidio, ma nessuno si arrenderà"

"A Mariupol è in corso un vero e proprio genocidio. La gente sta morendo di fame, è accerchiata, non ha niente da mangiare. E' come se fosse stata messa in una camera a gas. Sul teatro bombardato, che ospitava moltissima gente, c'era una grandissima scritta, si vedevac addirittura dai satelliti nello spazio: bambini. Eppure i russi l'hanno bombardata lo stesso".

Il giornalista ucraino Vladyslav Maistrouk sta vivendo in prima linea, dal fronte di Kiev, l'orrore della guerra. Il suo racconto è lucido e drammatico. "Il bombardamento di Leopoli è tattico e psicologico ad un tempo. In città ci sono duecentomila sfolalti, che sono arrivati pensando che lì le bombe non sarebbero arrivato. E invece no, il messaggio è; non siete sicuri nemmeno qui. Un messaggio anche all'Euoropa. La gente continuerà per forza a fuggire, ma l'accoglienza dei paesi ha un costo, pesa sulle vostre tasse. E' difficile dire, ma ci sono milioni di persone che pensano di attraversare la frontiera".

Le intenzione di Putin secondo lui sono chiare. "Lui vuole che l'Ucraina diventi uno stato vassallo, a lui sottomesso. Ma si sbaglia, noi siamo un paese libero e questo a lui fa paura. Ma Kiev è davvero la culla della civiltà russa. Sta succedendo qualcosa di incredibile, come se Macron si mettesse in testa di conquistare il vostro paese, di imporvi la sua lingua... Ma l'Ucraina, lo ripeto, è un paese libero, e continuerà ad esserlo. E io continuerò a restare qui, qa combattere la guerra che so fare, quella sul fronte informativo. Per raccontare quello che sta succedendo veramente":