Toti a Telenord: "Nuovo piano regolatore portuale entro due anni, non avrà contenuti imprevedibili"

di Redazione

"Il procedimento riguarderà il futuro presidente e non il commissario Piacenza"

"Il nuovo piano regolatore portuale avrà bisogno ancora di tempo. Ci aspettano un anno di commissariamento, poi verranno scelti la nuova governance e il nuovo comitato portuale che oggi affianca questo commissario. Le nuove autorità tireranno le somme". Così sul tema del PRP si esprime Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, intervistato dal nostro direttore Giampiero Timossi.

"Gli argomenti - sostiene - sono molteplici: nuova diga, tombamento delle calate, tunnel, parco Lanterna, allargamento stazione marittima verso Hennebique, spazio per i ro/ro, calata Sanità, Autostrade del mare, depositi chimici. L'ex presidente Signorini aveva indicato la fine del 2023 come termine, ma il procedimento riguarderà il futuro presidente e non il commissario Piacenza".

"Servirà il giusto tempo di lavoro, ma va detto - aggiunge - che il PRP, che a volte assume tratti messianici nel dibattito cittadino, è già fotografato nelle cose: diga, darsena, riparazioni navali, nuovi bacini, porto antico finalizzato a crociere e traghetti, banchine di Sampierdarena rifilate e tombate per le navi full container, più i ragionamenti sul porto di Pra'".

"Chi immagina un PRP che sconvolge la realtà - conclude - insegue fantasie, perché il piano sarà quel che già da anni sta accadendo".