Sampdoria, Ranieri: "Bravi a non mollare mai. Torregrossa? Ci farà vedere ottime cose"

di Redazione

3 min, 39 sec

Il tecnico: "Quagliarella il nostro goleador principe. Difesa a tre? Oggi ci serviva.."

Sampdoria, Ranieri: "Bravi a non mollare mai. Torregrossa? Ci farà vedere ottime cose"

La Sampdoria può godersi una vittoria sudata e importante con l'Udinese. Nel post partita Claudio Ranieri ha anlizzato la prestazione della Samp: "Siamo stati molto diligenti però abbiamo lasciato delle palle-gol all'Udinese che sapevamo ci avrebbe attaccato in contropiede. Quando dovevamo impostare facevamo girare bene palla però negli ultimi 25 metri non siamo mai stati pericolosi perchè abbiamo lasciato troppo solo il nostro capitano là davanti. L'unica palla che gli siamo riusciti ad offrire è stato l'unico tiro in porta del primo tempo. Siamo stati bravi a non mollare mai, volevamo riscattarci dopo la sconfitta di lunedì e ci siamo riusciti perchè abbiamo chiuso nella seconda parte della ripresa l'Udinese nella propria metà campo fino a quando non siamo riusciti a fare gol su rigore e poi abbiamo continuato sulle ali dell'entusiasmo. È stata però una partita apertissima, per episodi creati forse l'Udinese avrebbe meritato qualcosa in più però questo è il calcio. Quando gli episodi vengono a tuo favore ci sta che vinci".

Un po' a sorpresa il tecnico nella ripresa ha riproposto la difesa a tre: "L'avevamo messa da parte l'anno scorso perchè quando l'avevo utilizzata come oggi eravamo andati bene, quando ero partito dal primo minuto con la Juventus era come se avessi dato un messaggio negativo alla squadra. Oggi ci serviva perchè giravamo ma non riuscivamo a prenderli come volevo io. Per cui a quel punto mi sono messo a specchio. Ho messo Thorsby su De Paul, prima Adrien Silva su Wallace e poi ho messo chi il suo ruolo lo fa da sempre che è Ramirez. Keita Balde e Torregrossa erano due punte fresche perchè sia Verre che Quagliarella avevano speso molto e ho messo gli esterni uno contro uno".

23 punti ad una giornata dalla fine del girone di andata: "Più che la classifica guardo come risponde la mia squadra. A loro ho sempre detto che quello che mi interessa di più è la prestazione, la voglia, l'entusiasmo, la determinazione che mettono in ogni partita. Ecco perchè ero rimasto deluso dalla partita contro lo Spezia perchè sapevamo che fosse una squadra molto determinata per cui non ci sono stato a perdere in quel modo. Volevo una risposta da parte della squadra poi c'è stata la fortuna che gli episodi sono andati a favore nostro e non a favore dell'Udinese".

Quagliarella sembrava contrariato al cambio: "Non mi è sembrato contrariato. Certo non sarà stato contento. Se un giocatore, un capitano, esce ed è contento non è orgoglioso. Era dispiaciuto naturalmente ma io dovevo fare delle scelte in quel momento e mi è sembrato più giusto mettere due punte nuove e fresche, cambiare sistema di gioco. Questo non significa che io metto Quagliarella nel cassetto. E' il mio capitano, un campione, è il nostro goleador principe. Mi auguro di avere a disposizione e in piena forma tutti e quattro i miei attaccanti".

Cosa non ha funzionato nel primo tempo? "Avevo detto di stare molto attenti perchè l'Udinese è molto brava a giocare in contropiede. Non riuscivamo a dare il supporto necessario a Quagliarella. Eravamo troppo distanti da lui. Parlo soprattutto di Verre e le nostre due ali, perchè in pratica giocavamo con un 4-2-3-1, e Fabio è rimasto troppo solo davanti. Non gli abbiamo dato la possibilità di scambiare e dargli palloni giocabili".

Torregrossa?  "Ernesto è venuto a vedere la partita lunedì sera, da martedì si è allenato e sembra un ragazzo che sia stato sempre con noi. E' un ragazzo solare, sempre con il sorriso. Non è ancora in grandissima forma. Lui, se non ricordo male, ha avuto il Covid poi ha giocato e non si è mai allenato, a dicembre il Brescia ha giocato dieci partite. Quando siamo in allenamento non riesce a tenere i nostri ritmi. E' un ragazzo che quando sarà in forma ci farà vedere delle ottime cose che ha già fatto nei minuti in cui ha giocato oggi".

Su Ramirez e Keita: "Gaston sa cosa penso di lui: per me è un gran campione. Non so se resterà o andrà via ma per me è un giocatore su cui conterò fino in fondo. Keita non giocava da febbraio, anche lui ha bisogno di molto allenamento per rendere al 100%".