Porti, privatizzazione, Bagnasco (Forza Italia): "Non vendere, ma aprire ai privati"

di Stefano Rissetto

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Il parlamentare azzurro: "Anche su questo tema il nostro movimento conferma la sua natura liberale"

Porti, privatizzazione, Bagnasco (Forza Italia): "Non vendere, ma aprire ai privati"

La proposta di privatizzazione dei porti, lanciata dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha indotto la componente leghista del governo - dal ministro delle Infrastrutture e vicepresidente Matteo Salvini al suo vice Edoardo Rixi - a una distinzione di merito, citando l'esempio virtuoso di Amburgo e quello nefasto del Pireo, scalo finito nelle mani della Cina.

Nel dibattito interviene Roberto Bagnasco, parlamentare ligure e storico esponente di Forza Italia fin dalla fondazione: "L'Italia ha una situazione molto delicata, a causa del debito pubblico, pertanto, per la crescita economica del Paese, prima di distribuire la ricchezza, bisogna crearla. Una grande alleanza, quindi, tra pubblico e privato. Nello specifico, come ha ribadito Nevi, portavoce di FI, non intendiamo vendere i porti italiani ma aprire la gestione delle società all'ingresso dei capitali privati, come già accade in molto Paesi europei ed extra europei. Forte la consapevolezza che non sono più possibili gli scostamenti di bilancio, per cui occorre autofinanziarci. Lo Stato deve mantenere la proprietà dei porti e aprire la gestione ai privati".

"Questo è un messaggio di serietà - conclude Bagnasco - destinato anche al dibattito interno della maggioranza e, la proposta del Segretario Tajani, si inserisce in un più ampio ragionamento che comprende, ad esempio, il traporto pubblico e la gestione dei servizi della pubblica amministrazione".