Palermo ha un nuovo 'Cruise Terminal'

di Edoardo Cozza

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Il presidente dell'AdSP Mare di Sicilia occidentale Monti: "Un orgoglio per me, rappresenta la prima interfaccia tra la città e il turismo crocieristico"

Palermo ha un nuovo 'Cruise Terminal'

Palermo ha un nuovo 'Cruise Terminal', realizzato sullo scheletro dell'antica stazione marittima (costruita nel 1950) e inagurato sul molto Vittorio Veneto. L'aspetto esteriore è sostanzialmente invariato, ma una radicale riconfigurazione è avvenuto all'interno della struttura. Alla cerimonia hanno partecipato Pasqualino Monti, presidente dell'Autorità portuale del Mare di Sicilia occidentale, Nello Musumeci, presidente della Regione siciliana, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti, Francesca Isgrò, presidente West Sicily Gate, Giovanni Onorato, chief executive officer di MSC Crociere, Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere. In collegamento, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, mentre Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione, ha inviato un video messaggio.

"Ci siamo impegnati per restituire al porto un'anima nuova, legata al cuore antico della città, alla sua storia, alla sua cultura - ha spiegato Monti -. È motivo d'orgoglio per me riconsegnare alla città il suo cruise terminal, indispensabile per cogliere le tante sollecitazioni che giungono dall'esterno e per rispondere in modo nuovo alle attuali esigenze del mercato. L'intervento è servito a incrementare lo sviluppo e l'utilizzo della struttura che riveste un ruolo strategico per la mobilità, il turismo, l'economia della realtà urbana e siciliana. Di più: essa rappresenta la prima interfaccia tra la città di Palermo e il turismo crocieristico".

Nel 2017 la nuova governance, presieduta da Pasqualino Monti, aveva ereditato una stazione marittima in stato di abbandono: una struttura fatiscente, sequestrata, su una banchina a sua volta sequestrata nel 2015 dalla Procura di Palermo per problemi di stabilità, e con un contenzioso in atto con la ditta che stava eseguendo i lavori. Da questa condizione di partenza ha avuto inizio una mastodontica, e complessa, riqualificazione, realizzata in mezzo a mille difficoltà, non ultime quelle conseguenti alla pandemia. Risolto il contenzioso e riaperto il cantiere a fine 2018, è stata messa in sicurezza e dissequestrata la banchina ed è stato ricostruito totalmente il terminal. Il primo progetto di ristrutturazione dell'intero edificio risale al 2009 ma successivamente è stato adeguato per sopravvenute esigenze normative e impiantistiche, e anche reso più ampio e funzionale. L'interno è stato totalmente demolito e ricostruito. Il progetto si inserisce nel più ampio ridisegno del waterfront, in un auspicabile e sempre più moderno e maturo rapporto tra la città e il suo porto, capace di rendere il cruise terminal, non solo più efficiente ma vivibile e piacevole anche per i cittadini. Chiaro l'obiettivo: elevare la funzionalità del cruise terminal a un livello di standard contemporaneo, tramite la ridefinizione degli spazi, l'implementazione e la riorganizzazione delle strutture e dei servizi (accettazione, attesa, controllo e tecnologia), l'integrazione e la sostituzione degli impianti tecnologici.

Costo complessivo della struttura e delle opere a supporto: 40 milioni di euro.