Nodo di Genova, 200 milioni per la rigenerazione della Val Polcevera

di Redazione

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Firmato addendum ad accordo davanti a circa 200 residenti

Nodo di Genova, 200 milioni per la rigenerazione della Val Polcevera

Firmato durante un'assemblea pubblica a Certosa l'addendum al protocollo d'intesa sulla rigenerazione dei quartieri della Valpolcevera interessati dal potenziamento del nodo ferroviario all'ultimo miglio del Terzo valico, coi 110 milioni mancanti rispetto agli 89 già stanziati dal governo.

Davanti a circa 200 persone erano presenti il sindaco Marco Bucci, il vicesindaco Pietro Piciocchi, il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi, il commissario dell'Autorità portuale Paolo Piacenza, il commissario di governo Calogero Mauceri, il direttore investimenti di Rfi Vincenzo Macello e i presidenti di Municipio Federico Romeo e Michele Colnaghi. Il Comune ha annunciato un'intesa per evitare il transito di merci pericolose vicino alle case ma ha anche parlato di indennizzi ed espropri: "Ascolteremo tutti, ma non potremo accontentare tutti, i 200 milioni serviranno per compensare le persone che hanno un disagio e poi per gli espropri, che non saranno obbligatori".

Piciocchi ha aggiunto: "Il 40% di questa cifra verrà usata per una rigenerazione mai fatta in questa zona, oggi poniamo le basi per la Certosa dei prossimi 100 anni". Entro otto mesi dall'affidamento degli incarichi di progettazione dovrà essere realizzato il progetto di fattibilità tecnico-economica sulla base del masterplan. Rfi ha anche assicurato che dove la ferrovia "emerge" a Sampierdarena in via Ardoino sarà realizzata una copertura con annessa area verde da 5300 metri quadri.

Si è parlato anche dell'acquisizione dell'ex deposito locomotori di piazza Facchini - "imminente", ha detto Bucci - grazie alla quale Certosa potrà avere spazi per impianti sportivi, un albergo per studenti e un nuovo liceo. "Le compensazioni legate al Terzo valico in questi anni sono raddoppiate - ha affermato il viceministro Rixi -, ora bisogna aprire il confronto con il territorio per fare sì che questi 200 milioni servano a realizzare opere davvero utili".