Liguria, sempre meno agricoltori. La replica del vice presidente Piana: “Ma le imprese stanno crescendo"

di Redazione

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Classificata al secondo posto in Italia per l’elevata perdita. L’assessore all’Agricoltura: “Siamo la Regione con più giovani a lavoro nel settore”

Liguria, sempre meno agricoltori. La replica del vice presidente Piana: “Ma le imprese stanno crescendo"

In Liguria diminuiscono gli agricoltori e la Regione si colloca al secondo posto in Italia per la più alta percentuale di aziende del settore scomparse, dopo il Molise. I dati che indicano questo problema sono quelli dell'Osservatorio Inps che fotografano una situazione allarmante, nel 2022 i lavoratori agricoli autonomi erano 7.971 e un anno dopo sono scesi di 200 unità.

“Dai dati istat risulta che in Liguria il Pil nel settore agricolo è in crescita, anche se diminuiscono gli addetti, - replica il vice presidente della Regione e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana- questo significa evidentemente che stanno cambiando le dimensioni di impresa, dato che è da ritenere positivo. In questi ultimi anni il settore si è modernizzato sia per dimensione di impresa sia per tecnologia applicata, andando verso un equilibrio più adatto a competere con gli altri produttori italiani tanto che gli ultimi due anni stanno registrando un trend di crescita”.

“La Liguria - continua il vice presidente Piana - è la regione che, anche grazie alla sensibilità e alle indicazioni delle associazioni agricole nei tavoli verdi, ha raggiunto l’obiettivo più alto di giovani agricoltori, finanziando oltre 1200 giovani agricoltori insediati nelle ultime due programmazioni del PSR. Nel nuovo periodo di programmazione 2023-2027 sono previsti oltre 8 milioni di euro proprio a sostegno dell’insediamento di giovani in agricoltura, oltre a circa 4 milioni per i nuovi agricoltori ultraquarantenni e a oltre 1,6 milioni per l'avvio d’imprese forestali, vale a dire un totale di circa 13,6 milioni. Inoltre il settore ha dimostrato una particolare dinamicità modernizzandosi sia per innovazioni sia per dimensione di impresa, raggiungendo un equilibrio che rende la Liguria competitiva nonostante la bassa percentuale di terreno coltivabile, pari allo 0,4%, rispetto alle altre Regioni Italiane”.