La Spezia, un'idea innovativa per il porto: una sinergia con gli scali dell'Alto Tirreno

di Redazione

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Coinvolti i porti di Genova, Savona e Livorno. Sommariva: "Collaborazione volta a per presentarsi sul mercato come sistema coordinato"

La Spezia, un'idea innovativa per il porto: una sinergia con gli scali dell'Alto Tirreno

Una collaborazione tra i porti dell'alto Tirreno per uscire dagli individualismi e affrontare in sinergia un momento "di svolta" delicato a livello geopolitico e per i traffici commerciali marittimi. È la proposta che viene lanciata dalla Spezia e Marina di Carrara ai porti di Genova e Savona e di Livorno. A proporre una collaborazione è il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, oggi al convegno 'Sotto il segno del porto 2. "Da sempre i porti non collaborano, si combattono e perdono il vero confronto che è quello con i porti del Nord Europa - ha detto Sommariva -. Oggi in una situazione di allerta La Spezia, forte dell'esperienza di successo di reale coordinamento e integrazione con Carrara, lancia un'offerta di collaborazione concreta in prima battuta a Genova e Savona, per presentarsi sul mercato come sistema coordinato che abbia nella logistica, nelle ferrovie e nell'offerta di servizi anche supplettivi alle difficoltà altrui, la sua chiave vincente". L'analisi dell'Authority spezzina parte dalle condizioni di incertezza determinate dal quadro internazionale, che hanno comunque favorito i porti del Tirreno che rappresentano il 70% dei traffici nazionali e che affrontano il "collo di bottiglia determinato dallo sblocco degli investimenti programmati. La portualità rischia di ingolfarsi per una serie di opere programmate contemporaneamente. La tensione internazionale non credo di risolverà nel breve periodo, collaboriamo. Proponiamo la necessità di un 'fidanzamento' per affrontare le sfide e recepire le istanze degli operatori del settore". Per il segretario generale Federica Montaresi una "risposta di sistema è una necessità cogente, per spendere razionalmente le risorse e porre le grandi opere e i porti al servizio della domanda che nasce dal sistema economico del Paese, uscendo da schemi mentali obsoleti. Nel caso della Liguria coordinando e non contrapponendo lo sforzo di La Spezia e Carrara con quello di Genova e Savona che nei prossimi anni si troveranno ad affrontare l'impatto operativo proprio dei cantieri per la realizzazione delle grandi opere". Anche il presidente di Assagenti Paolo Pessina ha indicato la necessità di "superare le contrapposizioni e lanciare in una grande operazione di marketing territoriale presso l'industria, italiana e no, l'immagine reale di un sistema portuale dell'arco tirrenico in grado di rispondere anche con una logistica coordinata ed efficiente alla domanda di servizi".