Genova, Staglieno, Alfonso (Pd) al Comune: "No a un secondo forno crematorio"

di Redazione

1 min, 7 sec

Malcotti, presidente So.Crem: "L'attuale impianto è in grado di rispondere al fabbisogno annuale, uno nuovo non serve"

Genova, Staglieno, Alfonso (Pd) al Comune: "No a un secondo forno crematorio"

Il gruppo consiliare Pd a Tursi ha depositato una mozione (numero 33/2024), a prima firma Donatella Alfonso, dedicata alla questione dell’ipotizzato secondo forno crematorio a Staglieno, giudicato inutile dai dem. Nella mozione si impegnano il sindaco e la giunta "a rivedere le decisioni prese in merito all’ipotesi di nuovi forni crematori, accettando a fronte anche dei rilievi della Regione Liguria, la proposta di co-progettazione di So.Crem per il riassetto e l’attualizzazione dell’esistente, ricordando il forte impegno svolto dalla Società di Cremazione in 120 anni, in particolare sul fronte sociale".

Dunque, una presa d’atto di quella che è soprattutto una realtà: a Genova funziona da 120 anni So.Crem, che svolge attività sociali e culturali per la città e la Liguria, esiste un impianto perfettamente funzionante capace di soddisfare un numero di 14.000 cremazioni a fronte delle 8.500 medie annue e il progetto per un nuovo e inutile impianto ha già provocato un ricorso al Tar.

"Per noi è molto importante che anche la politica, oltre che la città, si interessi alla nostra storia, al nostro valore aggiunto fatto di risorse per la città, alla nostra professionalità – commenta Ivano Malcotti, presidente di So.Crem – noi conosciamo molto bene la situazione e crediamo che l’impegno chiesto dai consiglieri all’amministrazione sia condivisibile. Speriamo che questa richiesta sia anche un’occasione per affrontare un argomento con serietà".