Genova, monsignor Anselmi acquista una palestra e la mette a disposizione di tutti

di Alessandro Bacci

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L'iniziativa nel centro storico: "Abbiamo comprato una piccola palestra da mettere a disposizione del quartiere". Sabato l'inaugurazione

Genova, monsignor Anselmi acquista una palestra e la mette a disposizione di tutti

Una palestra nel centro storico aperta a tutti, italiani e stranieri, rivolta in particolare ai giovani e a quanti tra di loro hanno maggiori difficoltà economiche. Il sogno di monsignor Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova, è diventato realtà alla fine del 2019 quando la parrocchia di Santa Maria delle Vigne ha deciso l'acquisto di un immobile, già adibito a palestra, ma in disuso da tempo. Sabato pomeriggio ci sarà l'inaugurazione con la benedizione dei locali da parte dell'arcivescovo, monsignor Marco Tasca.

"Abbiamo comprato una piccola palestra da mettere a disposizione del quartiere" ha spiegato monsignor Anselmi parroco delle Vigne. !Non lo facciamo a scopo di lucro. Non la affittiamo, ma chiediamo alle associazioni che la usano un contributo per le spese di gestione. L'abbiamo chiamata "Fratelli tutti" e abbiamo scelto di intitolarla a Giovanni Paolo II, un grande papa e un grande sportivo".

Al momento è già attiva una collaborazione con la scuola Daneo che utilizza lo spazio al mattino soprattutto in questo periodo di pandemia per garantire maggiore distanziamento ai bambini. Al pomeriggio, invece, la palestra viene utilizzata dai bambini del centro storico per attività sportive e lezioni di teatro. "L'idea - ha aggiunto Giovanna Galliani, coordinatrice del progetto - è nata a seguito di una donazione ricevuta dalla parrocchia e dalla volontà di don Nicolò di mettere a disposizione una struttura per bambini e giovani che sono quelli che maggiormente risentono della mancanza di spazi nel centro storico. L'immobile ha anche un piano interrato che sarà adibito a sala studio per i tanti ragazzi del quartiere soprattutto quelli più in difficoltà".

"Desideriamo creare uno spazio per lo studio assistito - ha sottolineato mons. Anselmi - non un doposcuola, un'occasione per i ragazzi delle scuole superiori in modo che non rimangano indietro. Ad aiutarli ci saranno volontari, soprattutto docenti, ex docenti e studenti universitari".