Genova, in Consiglio Regionale lo scontro per lo Skymetro: Garibaldi (PD): “Il parere tecnico c’è ma non si vede. Da Giampedrone parole surreali”

di Redazione

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L'ass Giacomo Giampedrone: "Quell'emendamento aveva tutti i criteri che sono stati rispettati"

Genova, in Consiglio Regionale lo scontro per lo Skymetro: Garibaldi (PD): “Il parere tecnico c’è ma non si vede. Da Giampedrone parole surreali”

“Abbiamo chiesto in aula come mai la Giunta Regionale non avesse acquisito dei pareri preventivi dai propri uffici della difesa del suolo prima di autorizzare la possibilità di costruire sull’alveo del Bisagno i piloni per il nuovo Skymetro. L’Assessore Giampedrone - che pochi giorni fa aveva detto ufficialmente che non li aveva acquisiti - ora in aula cambia versione e sostiene di aver fatto dei “passaggi”. Sono sollevato che parli con i suoi uffici, ma spero che il parere non se lo sia fatto dare a voce. Sarebbe veramente surreale. Se ci sono documenti tecnici, li renda pubblici”, così il capogruppo del Partito Democratico in Regione Luca Garibaldi dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sulla costruzione in deroga dello Skymetro.

“La vicenda della deroga per realizzare lo Skymetro continua a essere pasticciata e fumosa, un modo di piegare le regole alle esigenze di Bucci. Se il progetto non rispetta una legge, si dovrebbe cambiare il progetto, non la legge. Tanto più che ad oggi questa infrastruttura dovrebbe realizzarsi in un territorio che solo dopo la realizzazione dello Scolmatore potrà avere un miglioramento della sicurezza idraulica. Al momento non ce l’ha, i lavori dello scolmatore sono completati solo per il 10% e il termine entro il 2026 sembra irrealistico. Si autorizza un’opera in attesa che se ne realizzi un’altra necessaria per garantire la sicurezza dell’area? E poi, l’Assessore Giampedrone non risponde ad una domanda: nelle modifiche al piano di bacino, la Giunta decide di non realizzare nelle aree a maggiore rischio scuole, ospedali, edifici pubblici, per un principio di precauzione. Invece, con l’altra mano, la Giunta decide di derogare le regole e far costruire sull’alveo del Bisagno una metro che dovrebbe portare 60.000 persone al giorno. Perché due pesi e due misure? Per Toti e Giampedrone valgono più le richieste di Bucci che i principi di precauzione?”, conclude con una domanda Garibaldi.

L'assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone ha risposto: "Abbiamo fatto una valutazione che deve rispettare le norme di legge, quell'emendamento aveva tutti i criteri che sono stati rispettati per essere presentati in aula e validati, altra cosa sono le interlocuzione che la Giunta ha con i nostri uffici, che non fanno parte invece di quel pacchetto che non prevedeva alcun parere perché è così che prevede il regolamento inerente. Quindi non c'è alcuna valutazione che non è stata effettuata o che è stata omessa ma c'è un'interlocuzione della Giunta con gli uffici competenti che ha ritenuto valido l'emendamento che è stato approvato e inserito in un aspetto normativo".