Genova, funivia di Begato: M5S chiama in causa la Commissione Europea

di Stefano Rissetto

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Due europarlamentari pentastellate presentano un'interrogazione urgente chiedendo modifica regole sulla sicurezza degli impianti urbani

Genova, funivia di Begato: M5S chiama in causa la Commissione Europea

La questione della funivia Stazione Marittima - Forte Begato, fortemente caldeggiata dal sindaco di Genova Marco Bucci, arriva sul tavolo della Commissione Europea. La capo delegazione al Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle Tiziana Beghin e la collega Mariangela Danzì esprimono infatti forti preoccupazioni sul progetto, sia dal punto di vista ambientale che di sicurezza per i cittadini, presentando un’interrogazione scritta prioritaria alla Commissione europea. Nel documento la Beghin e la Danzì chiedono alla Commissione se non sia opportuno prevedere una modifica del Regolamento (UE) 2016/424 che garantisce la sicurezza di impianti urbani, e se non siano necessarie verifiche affinché si stabilisca se le norme ambientali sono rispettate dal progetto in essere. La risposta della Commissione è prevista entro tre settimane.

Era stato Massimiliano Lucente, delegato M5S in commissione nel Municipio Centro Est del capoluogo ligure, a segnalare all’attenzione dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo le criticità del piano di realizzazione della funivia che dovrebbe passare sopra il quartiere del Lagaccio.

“Tale progetto – sottolinea Tiziana Beghin – comporta notevoli implicazioni dal punto di vista ambientale e paesaggistico, in quanto prevede l'edificazione di piloni di notevole altezza, con il concreto rischio di un impatto negativo sull'ambiente circostante. Inoltre sorge una preoccupazione rilevante per la sicurezza dei cittadini, considerando che la cabinovia attraverserà un'area densamente abitata. Nonostante l'Unione europea abbia stabilito norme per garantire la sicurezza di strutture simili, al momento manca una normativa specifica per regolare il passaggio di funivie sopra aree urbane densamente popolate, specialmente per quanto riguarda i protocolli di evacuazione delle cabine in caso di guasti o di situazioni di emergenza".

“Va notato – aggiunge Mariangela Danzì - che il progetto attualmente proposto non è stato sottoposto a una Valutazione di Impatto Ambientale, né a un'analisi costi-benefici che dimostri la sostenibilità economica dell'opera. Questo aspetto è particolarmente critico, soprattutto perché i costi di manutenzione non sono stati inclusi nel finanziamento precedentemente pianificato”.