Genova, dietro al giro di spaccio nel centro storico c'è un'organizzazione capillare: frutta 1,5 milioni al mese

di Lorenzo Aluigi

1 min, 9 sec

Dalla cocaina al crack, passando per eroina e hashish: gli spacciatori sono per la maggior parte centrafricani, in minoranza nordafricani

Genova, dietro al giro di spaccio nel centro storico c'è un'organizzazione capillare: frutta 1,5 milioni al mese

Il problema legato allo spaccio nel centro storico di Genova assume ogni giorno contorni sempre più preoccupanti. Dall'inizio del 2023 gli agenti hanno intensificato i controlli e le perquisizioni (43 arrestati nell'ultimo periodo), cogliendo in flagrante diversi pusher intenti a distribuire le dosi. 

Dalla cocaina al crack, passando per eroina e hashish: gli spacciatori sono per la maggior parte centrafricani, in minoranza nordafricani. 

Nella prima serata di sabato un foltissimo gruppo di senegalesi ha accerchiato le forze dell'ordine che aveva appena fermato un 16enne loro connazionale, chiedendone il rilascio immediato. L'intervento di altre pattuglie in tenuta antisommossa ha provocato la dispersione dei ragazzi, per tre di loro è scattato il fermo (16, 17 e 18 anni). 

La situazione è tenuta sotto stretta osservazione da Comune e forze dell'ordine, ma l'organizzazione è molto vasta. 

Sentinelle (che avvertono in caso di arrivo degli agenti), cavalli (addetti al trasporto degli stupefacenti), accompagnatori (scortano i clienti nelle zone dello spaccio): insomma, un vero e proprio giro che frutta circa un milione e mezzo di euro al mese. 

Ad avere il predominio per ora sono le gang senegalesi, ma a contenderne lo scettro si stanno facendo vive anche quelle nigeriane. Le bande sono strutturate in maniera piramidale e si occupano di approviggionamento, preparazione delle droghe e vendita (utilizzando anche ragazzi minorenni). I pusher nordafricani, invece, tendono ad agire in autonomia e agiscono prettamente in zona Caricamento.