Consiglio Regionale Liguria, Piano Sociale Integrato 2024-2026: Garibaldi: "Il piano sociale e sanitario andavano fatti insieme"

di Carlotta Nicoletti

Giampedrone: "I piani si parlano e sono stati fatti nelle giuste tempistiche"

Luca Garibaldi, consigliere regionale (PD): "Noi contestiamo due cose, la prima è che si sceglie nel giro di 100 giorni di fare il piano sociale e il piano sanitario, quando dovevano essere fatti insieme e abbiamo visto come questo abbia creato problemi, dato che certe questione che vanno trattate nel piano sociale vengono rimandate a quello sanitario e viceversa. La seconda cosa è che mancano risorse proprie in più per far partire questo piano. Il rischio è che la destra, a livello nazionale vada a tagliare sul sociale e già lo sta già facendo sul regionale e ci sono anche dei potenziali buchi di bilancio sulla sanità. Abbiamo quindi un piano che rischia di non essere attuato e che rischia di scaricarsi sui Comuni per l'incarico di lavoro e poi ci sono i bisogno, che sono sempre più emergenti dopo il covid".

"Il lavoro fatto è stato portato avanti con grande condivisione degli auditi, con il contributo di Anci e quello della seconda commissione - spiega l'assessore alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone -. È stato svolto questo lavoro da oltre un anno. Si tratta di un piano che riorganizza l'attività e le risposte territoriali dei servizi sociali, guarda ai nuovi bisogni dopo il Covid e tende a distribuire le risorse in modo più capillare e più efficace per arrivare a quella razionalizzazione delle risposte che dobbiamo dare per essere più vicini alle esigenze dei cittadini, per una visione che traguarda i prossimi tre anni e che deve impostare la generalità delle politiche sociali e sociosanitarie. In questo senso gli investimenti del Pnrr legati alle case di comunità mirano a questa integrazione, con elementi che devono far parlare il Piano sociosanitario che è stato votato qualche settimana fa, con il nostro Piano sociale".

Riguardo ai commenti della minoranza che accusa la giunta di non aver strutturato il piano sociale e quello sociosanitario insieme ha risposto: "Sono due piani (sociale e sociosanitario ndr) che si parlano molto e il fatto che arrivi oggi è un elemento che spesso mi sono sentito dire che doveva essere uno degli obiettivi ragionati, mi sembra che la minoranza si stia impegnando per trovare delle giustificazioni su come non votare un buon piano rispetto invece a far emergere quelli che invece sono stati gli apprezzamenti di tutti gli auditi. Penso sia invece un buon piano sia nel metodo che nel merito e nel tema delle risorse, parla almeno di 157 milioni di euro di risorse disponibili che sono aumentate e non diminuite. Chi fa servizi sociali sa che le risorse dovrebbero essere di più ma non è un buon motivo per non votarlo e criticarlo".