Politica, Toti a Telenord: "Gori amico di famiglia, con Renzi immaginò un Pd diverso da quello della Schlein dove non so se sia a suo agio"

di Redazione

"Il Pd di oggi addirittura disconosce il modello Milano di Beppe Sala, è un partito diverso da quello che Renzi e Gori avevano immaginato"

In una lunga intervista per 'Primo Piano' al direttore di Telenord Giampiero Timossi, il presidente della Regione Giovanni Toti parla tra le altre cose del 'partito dei sindaci' ("Di fatto non è mai esistito, come quello dei governatori, a volte c'è stata unità di intenti come ali tempi del Covid) e si sofferma sulla figura di Giorgio Gori, già dirigente Mediaset, sindaco uscente di Bergamo e candidato Pd alle Europee: "E' un amico di famiglia, è stato mio direttore di rete, uomo brilante, la sua spinta riformista nel Pd di renzi si è totalmente persa nel movimento della Schlein, fatto di culture minoritarie, con l'abbandono delle battaglie sul lavoro e per le periferie a favore di un ambientalismo a oltranza, con modelli che penalizzano più le fasce deboli che quelle agiate".

"Non so quanto Gori sia a suo agio in questo mondo, non posso rispondere per lui. Se penso al Pd di oggi che addirittura disconosce il modello Milano di Beppe Sala e quasi lo critica, trovo un partito diverso - conclude Toti - da quello che Renzi e Gori avevano immaginato, era un Pd blairiano che guardava a crescita e sviluppo, mentre quello della Schlein è un partito regressivo che guarda all'uguaglianza come appiattimento e non opportunità":