Consiglio regionale Liguria, dibattito sullo Skymetro. Garibaldi (Pd): "Una presa in giro", Giampedrone:"L'iter è previsto dalle norme"

di Redazione

Il comitato Opposizione Skymetro - Valbisagno Sostenibile ha nuovamente chiesto di fermare il progetto

Fermento oggi in consiglio regionale a Genova su uno dei temi più discussi del momento, ossia lo Skymetro. Il comitato Opposizione Skymetro - Valbisagno Sostenibile ha nuovamente chiesto di fermare il progetto dopo le osservazioni e i pareri che sono arrivati dagli organi tecnici che hanno valutato l'impatto ambientale ancora una volta. Ma soprattutto dopo che ieri, nel corso di una commissione consiliare a Palazzo Tursi, l’assessore Matteo Campora ha annunciato l’ennesima modifica al vaglio degli esperti per risolvere una criticità legata all'opera, ossia la svolta del tracciato da Brignole alla sponda destra del Bisagno. I termini sono scaduti la scorsa settimana, della fase pubblica della Via regionale e oggi l’assessore regionale Giacomo Giampedrone ha escluso la possibilità di una proroga nonostante le richieste giunte da Pd e Azione.

Luca Garibaldi, consigliere regionale (Pd): "La regione ha deciso di aprire un dibattito pubblico forzando le leggi per cui il progetto dello Skymetro non si sarebbe nemmeno potuto discutere, perché bisognava derogare la costruzione sugli argini e hanno derogato, la Regione lo ha fatto e ha cambiato la procedura. Perché il progetto deve essere definitivo per aprire una via, ma si è deciso che si può fare per lo Skymetro anche con un progetto non definitivo. Per cui i cittadini si sono espressi su un progetto che il Comune ha già detto che cambierà. Una presa in giro rispetto al tema del dibattito pubblico e su un'opera che non sta in piedi e che è stata bocciata da tutti gli enti che sono stati chiamati a discutere di questa ipotesi, scritta sulla carta e continua ad essere ripresentata contro a tutte le volontà degli enti subordinati. Bisognerebbe fermare la procedura e far discutere tutti su un progetto definitivo e non uno che cambia sempre".

L'assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone: "Le procedure sono tecniche e sono regolate da norme nazionali e regionali. L'iter che stiamo portando avanti è previsto dalle norme, la fase pubblica è scaduta, ci sono state integrazioni da parte di vari enti, non solo di Regione Liguria, a cui l'ente proponente ossia il comune di Genova dovrà rispondere e ovviamente questa è una procedura che si porta avanti con questa normativa. Tutto il resto è polemica politica, che ovviamente è legittima ma rimane in un quadro che non può essere toccato rispetto ai nostri uffici e le procedure vigenti regolate da norme stringenti e puntuali".

“Sullo Skymetro la Regione continua a fare tutto quello che chiede Bucci, ma nonostante i mille aiuti da parte di Toti il progetto non può andare avanti per le troppe lacune e le continue modifiche che vengono annunciate ogni giorno”. Così anche la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia e la consigliera comunale “Rossoverde” Francesca Ghio.

“Come si può sottoporre a Via regionale un'infrastruttura che ogni giorno cambia progetto? - domanda Candia -. La Giunta Toti non può far finta che la presenza di un ponte sul Bisagno, o meno, sia ininfluente ai fini della valutazione del progetto”.

“A livello comunale l'assessore Campora, rendendosi conto dell'assurdità del ponte sul Bisagno, ha dichiarato che il Ministero avrebbe detto solo a voce che i fondi destinati all'opera sarebbero stati legati al prolungamento della metro senza interruzione – sottolinea Ghio -. Se fosse vero, perché allora non si è scelto il tram, che ricordo essere la soluzione migliore in quanto vicino agli abitanti e in grado di migliorare la qualità degli spazi urbani? Perché continuare ad insistere su una mega sopraelevata con poche fermate, tutte con enormi barriere architettoniche, lontane dai centri abitati?”.

“La verità – concludono Candia e Ghio – è che questo progetto ha talmente tante lacune, come già evidenziato da tempo da cittadini e comitati, che non riesce ad andare avanti, nonostante gli emendamenti della Regione per costruire nel Bisagno e per dimezzare i tempi della Via”.