Cinque Terre, esordio del senso unico sul Sentiero Azzurro: 600 escursionisti entrati nel percorso in un'ora

di Filippo Serio

Flussi regolari con i turisti già informati e accolti dai carabinieri volontari in pensione. Ma il CNA della Spezia non è d'accordo

Segnali positivi dalle Cinque Terre per il giorno in cui sono entrate in vigore le nuove norme per la circolazione turistica. Oggi infatti e fino al 25 aprile rimane in vigore, nella fascia oraria 10-14, il senso unico di marcia per il sentiero Verde Azzurro tra Monterosso e Vernazza, da cui si può accedere soltanto da Monterosso.

Nel primo giorno si registra un flusso regolare di turisti ed escursionisti che arrivano già informati all'ingresso del percorso, accolti dai volontari dell'associazione carabinieri in pensione che danno informazioni e controllano l'abbigliamento.

Circa 600 le persone che hanno effettuato l'ingresso nel parco dalle 10 alle 11: a Vernazza, dove l'ingresso per Monterosso non è consentito, gli escursionisti scelgono il sentiero per Corniglia e il treno per gli altri borghi delle Cinque Terre.

Un aumento sensibile del flusso sui sentieri e nei borghi è previsto per lunedì 24 e martedì 25, con l'arrivo dei gruppi organizzati. Il Parco e Trenitalia potenzieranno il personale addetto all'accoglienza.

La misura tuttavia non trova il favore di tutti. Come scrive il CNA della Spezia, "La decisione di rendere il sentiero verde azzurro da Monterosso - Vernazza a senso unico per evitare sovraffollamento di turisti non ci trova pienamente d'accordo. La questione dell'afflusso di turisti, in alcuni precisi momenti dell'anno particolarmente intenso, come nelle festività pasquali e nei ponti del 25 aprile e 1° maggio, non può continuare a indurre decisioni d'emergenza, sperimentali, poco sensate e programmate".

"La direzione consentita per il senso di marcia, da Monterosso a Vernazza, rischia infatti di congestionare ulteriormente il borgo che, per la conformazione e limitazione stessa degli spazi, soffre maggiormente la concentrazione di presenze in quelle date e nella fascia oraria diurna dalle 11 alle 17- aggiunge l'associazione di categoria dell'artigianato e delle piccole e medie imprese -. Sono anni che nel periodo di Pasqua e nei ponti primaverili la situazione è difficilmente gestibile, anni in cui sui giornali escono fotografie e titoli allarmanti, eppure il fenomeno è prevedibile. La questione sarebbe anche amministrabile se si iniziasse a lavorare con esperti del settore su una gestione controllata del turismo che possa rendere il soggiorno degli ospiti più rilassante con un'offerta diversificata e con maggiori attrazioni, aperta ad un territorio e una proposta più vasta rispetto alle sole Cinque Terre".

Chiara la proposta in merito della CNA. "È necessario, per terra e per mare, analizzare i flussi per organizzare e gestire il turismo. Non comprendiamo come sia possibile che gli Enti coinvolti ripetano come un mantra questa soluzione, restando alle parole, senza passare ai fatti. Treni e battelli hanno un hanno un massimale di posti disponibili e orari prestabiliti per cui i momenti di afflusso sono facilmente identificabili. È giunto il momento per le Cinque Terre, il Parco e i Comuni, di istituire un tavolo di lavoro e farsi affiancare da chi questo mestiere, di analisi e gestione dei flussi, lo fa da anni. Questo è ciò che chiedono le nostre imprese"