Un codice lilla per il pronto soccorso del Gaslini per i disturbi alimentari

di Eva Perasso

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Approvata legge per dare supporto a chi soffre di disturbi del comportamento alimentare: sono mille in Liguria già in cura

Un codice lilla per il pronto soccorso del Gaslini per i disturbi alimentari

Approvata oggi in Consiglio regionale la legge sui disturbi alimentari. Tra i punti chiave della legge, l’istituzione del ‘codice lilla’ presso il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Gaslini, con il potenziamento dell’ambulatorio dedicato ai pazienti attraverso l’estensione della presa in carico fino ai 18 anni, e un preciso focus sulla formazione degli operatori del sistema socio sanitario ligure, per poter intercettare tempestivamente queste problematiche.

In Liguria sono circa un migliaio le persone, soprattutto giovani under 24, in carico ai servizi delle Asl su tutto il territorio ligure per patologie legate ai Disturbi del comportamento alimentare (Dca). Si tratta di una problematica che interessa prevalentemente il genere femminile e le classi di età più giovani. In Italia l’incidenza è di 8 casi su 100mila abitanti per l’anoressia e di 12 casi su 100mila abitanti per la bulimia, sono circa 3 milioni i giovani colpiti da disturbi del comportamento alimentare, con un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza di queste problematiche.

I centri di riferimento in Liguria sono: il Centro di valenza regionale per i disturbi dell’adolescenza e del comportamento alimentare presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (10 posti letto) e la comunità terapeutica Villa del Principe nel centro di Genova (autorizzata/accreditata per 22 posti letto) per quanto riguarda i trattamenti sia residenziali sia semiresidenziali; il Centro disturbi alimentari di Genova-Quarto e il day hospital presso l’ospedale di La Spezia per quanto riguarda i trattamenti semiresidenziali. Alla rete ligure delle strutture specialistiche dedicate alle patologie legate ai Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si aggiunge un ambulatorio ad hoc attivo in ciascuna Asl.

"È stata una battaglia di civiltà, a fianco di pazienti e famiglie", dichiara Alice Salvatore di M5S, autrice della proposta di legge. "Abbiamo convocato in commissione le associazioni, che con le loro testimonianze hanno sensibilizzato tutti i commissari. Nell’iter non è mai mancato il dialogo con le associazioni del territorio anche successivamente, e le ringraziamo vivamente per aver cercato un contatto prima, e per il supporto e il confronto dopo".