Toti in diretta dal salotto di casa: "L'ora più buia è quella che precede l'alba"

di Marco Innocenti

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"Sarà un mese in cui tutti dovremo fare dei sacrifici"

Toti in diretta dal salotto di casa: "L'ora più buia è quella che precede l'alba"

Prima la diretta del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, intorno alle 21.30, poi intorno alle 23.20 anche il governatore della Liguria Giovanni Toti ha voluto lanciare un messaggio, con una diretta Facebook dal salotto di casa sua. "Pochi minuti fa il premier ha esteso tutte le restrizioni delle aree all'articolo 1 del decreto a tutta Italia - ha detto il governatore Toti - Oggi abbiamo avuto una lunga conferenza e abbiamo detto che serviva fare un passo in più, viste le immagini degli italiani in coda nelle spiagge e agli impianti sciistici. Non possiamo stare a guardare questo virus espandersi e portarsi via quelli più fragili di noi. Il governo finalmente ha recepito queste misure. Già ieri noi, come Liguria, avevamo fatto passi avanti per i cittadini di altre regioni arrivati nelle seconde case, ha uniformato le misure su tutto il territorio italiano per evitare che il contagio cresca ancora, potendo offrire a tutti quelle terapie di cui abbiano bisogno e nessunoi resti indietro".

"Da domani anche in Liguria si potrà spostare solo chi ha effettive ragioni di lavoro - ha aggiunto Toti - Restano paerti bar e ristoranti ma solo fino alle 18. Sarà un mese in cui dovremo fare tutti dei sacrifici. Cerchiamo di essere morigerati, perché da questa attenzione dipende il lavoro di tante persone che ogni giorno lottano contro questo virus. La Liguria sta lavorando per mettere in piedi quelle strutture in cui tutti potranno trovare un aiuto concreto, grazie ai medici, agli infermieri e a tutti coloro che stanno dormendo tre ore per notte per dare il proprio contributo. Siamo un grande e forte paese e lo stiamo dimostrando. Oggi le regioni hanno chiesto unitamente di allargare le misure a tutta l'Italia perché per ripartire bisogna fermare il virus. Altrimenti inutile pensare alla promozione turistica, ai treni, alle autostrade e ai porti nuovi. Sono certo che nelle prossime settimane vinceremo questa battaglia insieme e ci torneremo a rimboccare le maniche per fare quella Liguria che tutti noi vogliamo realizzare".

"Non c'è stata polemica o recriminazione - ha precisato poi Toti -  Lo dico anche a tutti coloro che vedo continuano a fare polemiche. Dico poi a chi arriva da altre regioni che, se possono, tornino a casa loro perché la sanità ligure è tarata per la popolazione normale della Liguria. Chi lavora qua, resti pure. Chi invece è qui solo per una vacanza, adesso deve tornare nelle proprie regioni. Mettono a rischio loro stessi e anche le persone che sono qua. Finora avremmo potuto rinfacciare al governo molte cose e non l'abbiamo fatto, anche quando non condividevamo alcune scelte. Quando c'è arrivata la bozza del nuovo decreto, tutti i governatori hanno dato il via libera. Poco fa ho letto un manifesto del Pd in cui si polemizza inutilmente: penso che la cialtroneria di talune persone in questa regione, in questo momento d'emergenza, non sia tollerabile. Pensare che qualcuno possa sfruttare questa emergenza per imbrogliare i cittadini liguri, è offensivo. Allora meglio che si cuciano la bocca e spengano il cervello. Arriverà il momento per fare i conti su tutto quello che è stato sbagliato ma chi oggi non collabora per superare questa crisi tutti insieme, non merita la rappresentanza che gli italiani e i liguri gli hanno assegnato".

"Noi stiamo già lavorando per la sanità, per la scuola, per le imprese - ha concluso Toti - per far fronte alle mille necessità che ci saranno dopo questa emergenza e per color che avranno un danno anche da quanto deciso stasera. Il danno però sarà minore se saremo capaci di ridurre il tempo che queste misure saranno necessarie. Domani ragioneremo sulle cose da fare ma spero che tutti capiscano l'esigenza di collaborare. Grazie anche ai sindacati che finora stanno facendo la loro parte. Dobbiamo lavorare tutti insieme per questo e grazie a tutti quelli che ci stanno mettendo il cuore e l'anima. Grazie soprattutto a quelli che anche adesso sono nei pronto soccorsi per allestire i nuovi reparti per chi nei prossimi giorni ne avrà bisogno, grazie ai ragazzi della protezione civile, grazie a tutti voi che domani andrete a lavorare con serietà, coscienza ed abnegazione. Grazie a chi saprà che restare in casa sul divano ci aiuta a fare in modo che ci sta aiutando a tenere in vita qualcun'altro. E' il momento di rimboccarsi le maniche per rimboccarsi le maniche e far ripartire una regione che stava andando bene e che tornerà ad andare bene. L'ora più buia è quella che precede l'alba e sono sicuro che l'alba tornerà tanto più presto, quanto presto sapremo farla tornare con lo sforzo di tutti. Ci vediamo domani perché la vita continua".