Spinelli in esclusiva a Telenord: "Siamo ancora in tempo di guerra, non si può ripartire"

di Maria Grazia Barile

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"L'azienda calcio non è come le altre, puoi marcare Ronaldo a un metro?"

Spinelli in esclusiva a Telenord: "Siamo ancora in tempo di guerra, non si può ripartire"

Intervenuto al Derby del lunedì, il presidente del Livorno Aldo Spinelli ha palesato diverse perplessità sulla possibile ripresa del campionato: "Ogni giorno ci sono 400, 500, 600 morti , come si fa a pensare al calcio? Non è un'azienda come tutte le altre, è un gioco collettivo. Come si può chiedere di marcare Ronaldo a un metro, oppure Dybala. Gli spogliatoi hanno spazi ridotti, non si può garantire la sicurezza. Ci sono squadre che sarebbero fortemente penalizzate. La Sampdoria, per esempio, che ha avuto sette giocatori contagiati".

Per quanto riguarda Serie B e Serie C, Spinelli spiega: "Ho fatto due proposte per salvare tutti, tre promozioni dalla C alla B e campionato a 21 squadre e due promozioni dalla B alla A".

Aldo Spinelli ha fatto anche il punto sulla cessione del Livorno: "Aspettiamo le fideiussioni di Yousif dall'Olanda, la situazione d'emergenza ha un po' rallentato le cose. Io dopo 35 anni uscirò dal calcio. Serie A l'anno prossimo? No, nel modo più assoluto".