Spezia, ecco Semplici: "Felicissimo di essere qui: dobbiamo invertire la rotta"

di Filippo Serio

2 min, 56 sec

Presentato ufficialmente il neo allenatore spezzino: "Voglio dare continuità e trasferire i miei concetti alla squadra"

Spezia, ecco Semplici: "Felicissimo di essere qui: dobbiamo invertire la rotta"

Prima conferenza stampa come allenatore dello Spezia per Leonardo Semplici, che due giorni prima della sfida degli aquilotti sul campo dell'Udinese viene presentato ufficialmente anche per parlare dell'impegno dei bianconeri.

Il primo a prendere la parola è il direttore Eduardo Macia: "È un giorno importante per noi, l'arrivo di Leonardo Semplici come allenatore. Questa società è nata con riflessioni di profondità e con riflessioni e lui sarà il nostro allenatore fino a giugno e speriamo di raggiungere l'obiettivo, restare in Serie A, e continuare il rapporto con Leonardo per altri due anni. Ha un percorso lungo, da allenatore vero, nato dal calcio umile dove la sua competenza ha dimostrato di poterlo portare al successo, sia dai livelli bassi che in quelli alti, con un percorso importante che ho conosciuto nel settore giovanile della Fiorentina, dove ha valorizzato un gruppo di calciatori giovani che sono diventati calciatori della nostra nazionale, come Bernardeschi, Mancini, Chiesa, che sono cresciuti in personalità e capacità. Benvenuto Leonardo, per noi è un piacere averti qui e ti ringraziamo. Avrai la nostra piena collaborazione per raggiungere l'obiettivo".

Poi è la volta di Leonardo Semplici: "Sono felicissimo di essere approdato in una piazza così importante. Ringrazio proprietà e i direttori che mi hanno dato l'opportunità. Ho trovato un gruppo coeso, unito, e credo sia l'aspetto più importante. Conosco la piazza, ci ho giocato contro in Serie B e in A, la tifoseria è un aspetto determinante per i risultati avuti fin qui. Sono convinto che attraverso le prestazioni cercheremo di dare quelle soddisfazioni che i ragazzi e i tifosi meritano, sperando di raggiungere con il loro aiuto la salvezza".

L'allenatore parla del momento difficile della squadra: "Conoscendo dall'esterno la squadra, avevo intravisto qualità importanti che in passato e in alcune partite quest'anno ha dimostrato di avere. Dobbiamo ripartire da quello. Ieri, che ho conosciuto i ragazzi, ho trovato grande disponibilità, desiderio di tornare ad essere quella squadra che ha fatto ottime cose e questo è l'aspetto più importante. La disponibilità è stata massimale e solo così potremo ottenere i risultati. I numeri poi parlano chiaro, ma con il lavoro penso di poter dare un indirizzo alla squadra sia offensivamente che difensivamente, per segnare di più e di essere più ermetici, un aspetto che mi preoccupa un po' di più visti i numeri, ma con questa rosa penso si possa riuscire a migliorare".

Sulla trasferta di Udine: "Due allenamenti non ti possono far stravolgere le cose e non voglio farlo. Voglio dare continuità, per trasferire i miei concetti e la mia filosofia ci vuole qualche allenamento in più. Mi ritengo un buon allenatore ma non così bravo da cambiare il destino di una squadra in tre giorni. Con il lavoro penso di poter inculcare la mia mentalità e cercare la chiave di ogni calciatore per fargli mettere in campo le loro qualità".

Su Shomurodov, Nzola e Ampadu: "I due attaccanti per me hanno grande valore, bisognerà trovare gli equilibri per dare quell'apporto che tutti si aspettano. L'aspetto campo determinerà tutto, in questi due-tre giorni proverò a capire qualcosa. Allenandoli capiremo le capacità della squadra e la via da seguire. Ampadu secondo me è un difensore, credo che con noi inizialmente giocherà lì. Poi dipenderà dalle esigenze, dalle emergenze, vedremo poi di domenica in domenica. Abbiamo quindici partite e già da domenica affronteremo una partita importante".