Sanremo, studente investito e ucciso: convalidato arresto camionista, "Ho visto i ragazzi e c'era spazio"

di Redazione

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"Mi sono anche leggermente allargato, ma poi è iniziata la semicurva e ho perso la visibilità"

Sanremo, studente investito e ucciso: convalidato arresto camionista, "Ho visto i ragazzi e c'era spazio"

Il gip di Imperia Anna Bonsignorio ha convalidato, in carcere, l'arresto di Vasile Teleptean, 56 anni, romeno, l'autotrasportatore accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e lesioni colpose, per avere investito e ucciso venerdì scorso a Bussana di Sanremo Mohtadi Doukhani, studente di 17 anni di Triora (in alta Valle Argentina), ferendo gravemente la sorella Manar, di 15 anni, oggi ricoverata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

L'uomo, che dopo l'incidente si è allontanato, persiste nell'affermare di non essersi accorto di nulla. "Ho visto i ragazzi che passavano - ha raccontato durante l'udienza - ho guardato nello specchietto ed ho potuto vedere che c'era lo spazio per entrambi, seppur ridotto. Mi sono anche leggermente allargato, ma poi è iniziata la semicurva ed ho perso la visibilità". Che il camionista abbia agito in buona fede ne è convinto il suo difensore, l'avvocato Luca Brazzit: "Il mio assistito ha fornito la propria ricostruzione dei fatti. In questo momento c'è il massimo riserbo, perché la procura dovrà valutare tutto quello che oggi abbiamo messo sul tavolo e attendiamo di vedere i risultati degli accertamenti".

E sul fatto che si è allontanato dopo aver investito i due ragazzi, aggiunge: "Lui è il primo a essere dispiaciuto per l'accaduto, ma ribadisce di non essersi davvero reso conto, fino a un certo momento, di aver causato ciò che gli viene addebitato. Ha cercato di chiarire dal proprio punto di vista e speriamo che venga trovata conferma per questa situazione". "E' talmente dispiaciuto che non riesce a esprimersi. E' un uomo come tutti, che si è trovato a vivere una situazione drammatica, certo non paragonabile al dramma che vive la famiglia a cui siamo tutti vicini e va un grande abbraccio, ma anche per lui, un onesto lavoratore, incensurato, coinvolto in un evento di questo genere, potete immaginavi quanto sia pesante a livello psicologico".

Conclude il legale: "Resta in carcere anche perché non ha un domicilio in Italia e, per ora, non posso chiedere gli arresti domiciliari. Restiamo a disposizione della procura e chiariremo tutto quello che c'è da chiarire".