Sampdoria, si riparte dalla difesa a tre: provato anche Regini

di Alessandro Bacci

1 min, 30 sec

Il tecnico studia varie alternative, Caprari jolly offensivo

Sampdoria, si riparte dalla difesa a tre: provato anche Regini
La Sampdoria si prepara ad affrontare l'insidiosa trasferta contro il Napoli. Eusebio Di Francesco in questi giorni di sosta ha avuto modo di lavorare e studiare varie alternative per trovare una svolta dopo le due pesanti sconfitte in campionato. L'ipotesi della difesa a tre appare sempre più plausibile. L'allenatore ha lavorato insistentemente su questo modulo. Le risposte appaiono positive, nonostante il tecnico abbia avuto a disposizione la squadra al completo solamente nella giornata di ieri con i ritorni di tutti i nazionali. 3-4-3 e -3-4-1-2 sono le due alternative sotto osservazione. Durante le ultime sedute di allenamento Di Francesco ha testato anche Vasco Regini. Il difensore non gioca una partita ufficiale dal 20 maggio scorso. Ferrari, Murillo e Regini hanno formato la difesa titolare per buona parte dell'ultima sessione di allenamento, complice anche il rientro di Colley dagli impegni con la nazionale e la non perfetta condizione fisica. L'allenatore avrà ancora una giornata per pensare alla formazione titolare. Il tridente offensivo dovrebbe essere formato da Rigoni, Quagliarella e Caprari. Quest'ultimo potrebbe giocare sia da esterno nel suo ruolo naturale, oppure da trequartista dietro alle punte. Un'altra alternativa studiata dal tecnico. Nelle ultime sessioni di allenamento Di Francesco potrebbe rimescolare ancora le carte. Da anni a Genova, sponda blucerchiata, non si vede una linea difensiva a tre: l'ultima volta con Montella ma con scarsi risultati. Anche a Napoli c'è aria di rivoluzione. I partenopei nelle prime due giornate di Serie A hanno subito sette reti come la Samp, nonostante due difensori di prima fascia come Koulibaly e Manolas. Così Ancelotti sta valutando di trasformare il suo 4-2-3-1 in un più classico 4-4-2. Piccoli cambiamenti che in alcune fase di gioco possono fare la differenza. È iniziata la partita a scacchi tra Di Francesco e il tecnico azzurro.