Sampdoria, ecco Stankovic: "Qui per la storia blucerchiata: chi non sa soffrire, non sa gioire"

di Redazione

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Le prime parole del nuovo allenatore: "Non abbiamo timore di chi ci attacca, ma dobbiamo difendere il nostro orgoglio senza paura"

Sampdoria, ecco Stankovic: "Qui per la storia blucerchiata: chi non sa soffrire, non sa gioire"

Oggi Dejan Stankovic è arrivato a Genova, il nuovo allenatore blucerchiato si è presentato così:

"Non ho guardato ai due punti ottenuti finora ma alla storia di questo club. In Serbia siamo cresciuti con il mito della Sampdoria di Boskov e solo perché si giocò sul neutro di Sofia non feci il raccattapalle nella sfida di Coppa dei Campioni con la mia Stella Rossa. Sakic qui è stato calciatore prima e vice di Mihajlovic poi: all’epoca riuscirono a centrare la salvezza e sono certo che mi darà una grossa mano anche questa volta.

L'unica cosa sicura è che ci sarà sofferenza anche questa volta. Ma chi non sa soffrire e non sa neanche gioire e vincere. Ho visto la squadra. Materiale c'è ma dobbiamo cambiare la mentalità. Ci sono modi e modi per perdere una partita. Devo essere sincero, senza permettermi di giudicare nessun lavoro, ma ho visto l'ultima partita e l'atteggiamento non è piaciuto. Non dobbiamo spaventarci dalla forza che ci attacca. Dobbiamo sapere cosa andiamo a difendere. Perché l'orgoglio è importante è non ha prezzo. Io vengo da un Paese che ha sofferto e per prima cosa non ci spaventava la forza che ci attaccava ma l'importanza di difendere l'orgoglio. L'orgoglio della società, dei colori e il proprio non hanno prezzo e non ci deve spaventare nessuno. Dobbiamo guardare noi stessi. Io sono molto fiducioso"

Si giocherà tra due giorni ma nei grandi club anche due giorni possono bastare per preparare una partita importante. Sappiamo che ci sarà da soffrire ma da ora in avanti ogni gara andrà affrontata come una finale e, come diceva il mio ex allenatore e amico José Mourinho, le finali non si giocano si vincono. Dovremo sicuramente cambiare atteggiamento e responsabilizzarci perché abbiamo il dovere di difendere l’orgoglio della Sampdoria".