Rigassificatore, Toti: "La scelta di Vado Ligure non ha a che fare con i mie rapporti con Giorgia Meloni"

di Gaia Cifone

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Il predisente: "Duemila persone in piazza vuol dire che 200mila erano a casa loro e saranno felici quando pagheranno meno le bollette del gas"

Rigassificatore, Toti: "La scelta di Vado Ligure non ha a che fare con i mie rapporti con Giorgia Meloni"

"La scelta del rigassificatore a Vado Ligure non ha a che fare con i miei rapporti con Giorgia Meloni, l'impianto è stato posto in una fase d'emergenza a Piombino in una banchina vuota senza alcun permesso ambientale da un governatore coraggioso, anche se di un'altra parte politica rispetto alla mia, ma Piombino non è il posto giusto perché una banchina serve a dare lavoro a un porto e non a tenere una nave che può stare ancorata in mare". Così il governatore della Liguria Giovanni Toti sul palco di un convegno a Genova smentisce che il ricollocamento della nave Golar Tundra a Vado Ligure sia stato una "merce di scambio politico" con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Senso di responsabilità è dire che un rigassificatore serve al Paese anche quando si mette davanti a casa tua - sottolinea Toti -. Il Governo ha detto che per tre anni il rigassificatore sta a Piombino in attesa di decidere qual è il luogo più consono. Quando mi è stato detto che la Liguria veniva ritenuta un luogo adatto perché vicina alla rete nazionale del gas, vicina alle regioni più energivore d'Italia Lombardia e Piemonte, ho risposto quello che secondo me ogni cittadino italiano con buonsenso avrebbe detto: 'Mi sembra l'ipotesi migliore' - ribadisce Toti -. Qualche cittadino di Savona si è arrabbiato, ma penso che faccia sempre più rumore l'albero che cade rispetto alla foresta che cresce, duemila persone in piazza vuol dire che 200mila erano a casa loro e saranno felici quando pagheranno meno le bollette del gas".