Pd, 'Vasta' di Burlando da chat a lista? D'Angelo e Pandolfo a Telenord: "Bene il confronto, ma la sintesi spetta al partito"

di Redazione

Il segretario genovese e il vicepresidente del consiglio comunale analizzano le dichiarazioni dell'ex ministro e presidente della Regione

Tengono banco nel Pd genovese e ligure le affermazioni di Claudio Burlando, storico esponente del partito che oggi anima 'Vasta', una seguitissima chat whatsapp divenuta nel tempo sede di confronto ad alto livello: un laboratorio che, dice l'ex ministro, "resta a disposizione", aggiungendo sibillino che qualcuno gli ha suggerito di "registrare il simbolo, non si sa mai". Ospiti di Telenord, nel corso un "Primo Piano" nel quadro del ciclo "Ciao Pd" curato dal direttore Giampiero Timossi, il segretario provinciale genovese Simone D'Angelo e il vicepresidente del consiglio comunale Alberto Pandolfo dicono la loro sulla possibilità di una lista civica di 'Vasta' a supporto di Pd e centrosinistra.

"Sono felice di partecipare a discussioni sui contenuti, nei luoghi di dibattito, tuttavia il Pd - sostiene Pandolfo - è il punto di riferimento prioritario. Credo che il lavoro debba vedere tutti nella direzione del Pd e non vorrei che iniziative come questa possano diventare un ostacolo alla crescita. Nel caso di 'Vasta' la smentita di Burlando sull'evoluzione in lista consolida l'idea di un contributo nell'alveo del Pd e del centrosinistra".

Sulla stessa linea D'Angelo: "Ogni spazio di dibattito aiuta. Ma dopo la discussione i partiti fanno la sintesi e decidono come e dove lavorare. Una chat può aiutare, in qualche modo ha un obiettivo ma non va confusa col partito. Noi siamo un partito senza capi, non un partito dove uno comanda e altri eseguono. L'alternativa al partito del capo non è un partito con tanti capi ma un partito che sa discutere e che deve avere una grande idea da portare all'attenzione dei cittadini e delle cittadine".