Nuova Diga di Genova, Signorini: «A Pra' al massimo 15 cassoni su 93». Fischi e proteste fuori dal municipio Ponente

di Riccardo Testa

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Il presidente dell'Autorità portuale: «Entro settembre possibile il "via libera" per costruirli a Vado». I comitati: «Aspettiamo ancora compensazioni per opere vecchie di anni»

Nuova Diga di Genova, Signorini: «A Pra' al massimo 15 cassoni su 93». Fischi e proteste fuori dal municipio Ponente

«L'ipotesi che resta sul piatto per Pra', al momento, è al massimo la costruzione di 15 cassoni su 93 in totale per la nuova diga, e non saranno più alti di 16 metri, non previsto alcun ampliamento oltre il sesto modulo, quello che in questo momento si prevede davanti a Pegli Lido è un cantiere logistico dove potranno essere prefabbricati forse dei cassoni ma comunque altre strutture più contenute, i cosiddetti massi guardiani o tubature». Così il presidente dell'Autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini ha spiegato al consiglio municipale del Ponente lo stato dell'arte per il porto di Pra'.

Mentre parlava, dall'esterno del palazzo, fischi e grida "Vergogna!", "Non ne vogliamo neanche uno!". Signorini ha comunque provato a rassicurare: «A settembre potremmo avere il via libera del ministero dell'Ambiente per la costruzione di tutti i cassoni a Vado e iniziare a giugno a costruirli già a Vado. Questa sarebbe l'opzione migliore per Pra', ma resta una residua possibilità che qualche cassone possa essere realizzato qui».

I cittadini, fuori dalla sede hanno continuato a protestare anche quando ha preso parola il sindaco di Genova Marco Bucci: «Noi vogliamo realizzare tutti i cassoni a Vado ma servono alcune condizioni, tra cui il cantiere logistico di cui ha parlato Signorini, dobbiamo impegnarci tutti, comitati compresi».

Alla seduta del consiglio municipale anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l'assessore al porto Francesco Maresca. Lo stesso municipio ha votato all'unanimità, all'inizio di aprile, un documento contrario all'espansione del terminal. Prima dell'inizio del consiglio è stato letto un documento elaborato dalla rete dei comitati, quella che il 25 marzo scorso ha portato 5000 persone in piazza contro le ipotesi di ampliamento del porto e la costruzione dei cassoni davanti a Pegli Lido.

«Chiediamo alle istituzioni oggi presenti di essere tutelati con atti formali e che si trovi un'alternativa alla realizzazione della fabbrica dei cassoni in questo quartiere - ingiunge la portavoce dei comitati Laura Michelini, che parla di difficile convivenza tra quartieri e porto. - Non è accettabile pensare di risolvere con il meccanismo delle compensazioni l'arrivo di nuove servitù visto che stiamo ancora aspettando le compensazioni previste per opere ultimate da anni».

All'inizio del consiglio c'è stato un momento di raccoglimento in ricordo della consigliera municipale Eleonora Bruzzone, morta a 37 anni dopo una lunga malattia. Sullo scranno da lei occupato, con la lista Vince Genova, un mazzo di fiori. In aula fra il pubblico anche la madre e le sorelle.