Morbillo, sei casi in Liguria nel 2024: scatta la campagna di vaccinazione straordinaria

di Filippo Serio

L'ultima epidemia nel 2017. Il prof. Icardi :"Particolarmente indicata per persone dai 18 ai 45 anni"

Dopo anni in cui il virus non è praticamente circolato, nelle ultime settimane si sono registrati in Liguria casi di morbillo che hanno fatto scattare l’attenzione del sistema sanitario regionale. Le infezioni da virus del morbillo confermate a Genova presso il Laboratorio di Riferimento Regionale per le Emergenze di Sanità Pubblica (LaRESP), IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, sono cinque. Un sesto caso, in attesa di conferma del laboratorio, è stato segnalato nel territorio della ASL1. Si tratta di quattro maschi e una femmina di età compresa tra i 30 e i 50 anni, tre di nazionalità italiana e due stranieri. Il caso segnalato nell’imperiese è quello di un bambino di otto anni.

Uno dei pazienti è rientrato con sintomi da un viaggio all’estero, quattro pazienti residenti presso il territorio della ASL3 non hanno evidenziato collegamenti epidemiologici. Due di loro sono ricoverati presso U.O. Malattie Infettive Ospedale Galliera, tre presso Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino. Per tutti sintomatologia comune: febbre, congiuntivite, tosse (con interessamento vie aeree), esantema morbilliforme. Uno dei pazienti risulta vaccinato con singola dose, quattro pazienti non vaccinati.

“Il morbillo – spiega l’ assessore alla Sanità Angelo Gratarola è una malattia infettiva molto contagiosa che compariva sotto forma di epidemia a intervalli regolari: le complicanze più gravi, anche se rare da un punto di vista percentuale, erano comunque numerose. Quarant’anni fa è stata introdotta e raccomandata in tutto il mondo la vaccinazione contro il morbillo. Le coperture sono aumentate nel tempo, ma ci sono però ancora quote significative della popolazione non protetta. Per questa ragione, dopo i casi di contagio registrati, abbiamo deciso di implementare le azioni per aumentare le coperture vaccinali, con il potenziamento delle attività di recupero dei soggetti non vaccinati, con il coinvolgimento dell’Università di Genova e l’avvio di campagne informative”.

“Abbiamo ora – aggiunge il Direttore Generale di Alisa Filippo Ansaldi un duplice obiettivo: da una parte aumentare la copertura vaccinale negli adolescenti e nei giovani adulti con iniziative dedicate, dall’altra aumentarla nei soggetti di tutte le età, con particolare attenzione a operatori sanitari e scolastici, individuando azioni specifiche. Oltre a lettere e telefonate delle ASL per bambini e adolescenti in età di obbligo vaccinale e l’offerta garantita in presenza di focolai di morbillo e nelle occasioni di contatto con le strutture di igiene pubblica, stiamo mettendo in campo altre azioni: in particolare nel mese di aprile, in collaborazione con l’Università di Genova, saranno organizzate giornate dedicate all’offerta vaccinale con accesso diretto per la vaccinazione contro il morbillo”.

“Abbiamo iniziato a sperimentare positivamente il progetto ImmUniGe – spiega il Direttore unità operativa complessa igiene ospedale Policlinico San Martino e professore ordinario di igiene Università di Genova Giancarlo Icardicon 50 persone vaccinate contro l’HpV a una settimana dal lancio nell’iniziativa nel campus universitario di Savona. Attività supplementari con accesso diretto hanno un’efficacia comprovata. Per incrementare le coperture contro il morbillo, abbiamo quindi deciso di attivare l’apertura straordinaria dell’ambulatorio vaccinale al Padiglione 3 del Policlinico San Martino: il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30 sarà quindi possibile vaccinarsi contro il morbillo con accesso libero e diretto”.