Miniesodo sulla A12 e le code sull'autostrada paralizzano anche l'Aurelia

di Michele Varì

1 min, 36 sec

Tutti fermi da Nervi e sino a Recco per colpa dei tanti cantieri autostradali

Miniesodo sulla A12 e le code sull'autostrada paralizzano anche l'Aurelia

Tutti in coda sull'autostrada da Nervi a Recco per colpa dei cantieri e così molti automobilisti hanno preferito uscire dalla A12 e tentare l'avventura dell'Aurelia. Risultato: si è bloccata anche la statale, da Sturla e sino a Recco

È stato il primo venerdì nero per il traffico della Liguria e di Genova, come non capitava da oltre sei mesi: alle 23 la situazione è tornata nella norma, permangono solo piccoli rallentamenti, ma dal tardo pomeriggio e sino alle 21 le code sono state una costante sull'interno nodo autostradale di Genova e sulle statali. 

Era prevedibile visto la miriade di cantieri aperti per mettere in sicurezza entro fine giugno viadotti e gallerie "ammalorate" come dicono  i report degli inquirenti che indagano sulle manutenzioni mai fatte da Autostrade prima del crollo del Morandi. Aspi adesso ha cambiato pelle, si è rigenerata e promette sicurezza, nel segno dello sconto sui pedaggi, anche se per recuperare il terreno perduto ci costringere a mille disagi. Le code inanzittutto. Oggi ci sono state sulla A26  a scendere, da Masone verso Voltri, e dal Voltri verso Arenzano, A10. 

Detto della A12 zeppa di corsie dimezzate e pericolosamente a doppio senso, anche la A7 ha avuto i suoi grattacapi, per via delle gallerie chiuse a Rivarolo, che hanno obbligato coloro che arrivavano a levante ad andare a Bolzaneto anche se volevano raggiungere Genova e Savona. 

Lunghi girotondi in auto che segnano la riapertura fra le regioni e verso le seconde case, con corse verso il mare finalmente libere, mare che oggi e domani si potrà quasi solo guardare, non per colpa del Covid19, ma per una banalissima e bellissima mareggiata. Le onde stanno crescendo silenziose in queste ore e nella notte dovrebbe mangiarsi buona parte delle spiagge, e questo, in questi giorni di ombrelloni distanziati e sacchetti segnaposto che finiscono in mare, equivale dire dire addio alla prima agognata tintarella sulla battigia.