Manovra 2022, Draghi: "Tagli alle tasse e più controlli sul reddito di cittadinanza"

di Marco Innocenti

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Così il presidente del consiglio nel presentare l'accordo raggiunto al termine del consiglio dei ministri

Manovra 2022, Draghi: "Tagli alle tasse e più controlli sul reddito di cittadinanza"

Taglio delle tasse, maggiori controlli sui percettori di reddito di cittadinanza, crescita oltre le aspettative ma anche pensioni e quota 100. Sono questi i punti salienti della conferenza stampa in cui Mario Draghi ha presentato la Manovra finanziaria 2022, così come uscita dall'ultimo consiglio dei ministri. "Il paese crescerà ben oltre il 6% - ha detto Draghi - è un momento per l'Italia molto favorevole. Dobbiamo mantenere questa crescita anche per gli anni futuri".

Il premier è poi partito dalla questione più spinosa, quella relativa alle pensioni. Il Cdm ha confermato il prossimo passaggio alla cosiddetta "quota 102": si andrà cioé in pensione con 64 anni d'età e 38 anni di contributi, sistema intorno al quale la maggioranza ha trovato la sua sintesi e che potrebbe allentare molte tensioni anche con i sindacati. "Se mi aspetto uno sciopero generale? Mi sembrerebbe strano - ha chiarito - visto che c'è la disponibilità del governo a ragionare. L'obiettivo è quello di tenersi tutti insieme nel contributivo, per assicurare la stabilità nel tempo del sistema pensionistico". 

"Sulle tasse - ha poi spiegato il premier - mettiamo a disposizione 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale. Gli 8 miliardi che leggo in giro vanno per un intervento mirato a ridurre le imposte sulle società, sulle persone, sul cuneo fiscale e ci sono varie ipotesi di impiego di queste risorse che definiremo con il Parlamento. Stanziamo 89 miliardi dal 2022 al 2036. Il tutto porta a una cifra di circa 540 miliardi di investimenti nei prossimi 15 anni: infrastrutture, divari nord-sud, transizione digitale e ecologica".

C'è poi lo scoglio del reddito di cittadinanza: "Ne condivido il principio - ha detto Draghi - ma bisogna che abbia un'applicazione che, da un lato, sia esente da abusi e dall'altro non sia di intralcio al buon funzionamento del mercato del lavoro. Saranno previsti meccanismi di controllo diversi che dovranno assicurarsi che il primo obiettivo sia raggiunto, controlli che saranno più precisi ed ex ante la percezione del reddito".