Mancini si sfoga dopo l'addio alla Nazionale in un'intervista a Repubblica: "Con Gravina visioni opposte"

di Gaia Cifone

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L'ex ct della Nazionale a Enrico Currò: "Gravina è un anno che voleva rivoluzionare lo staff tecnico, faceva meglio a mandare via me"

Mancini si sfoga dopo l'addio alla Nazionale in un'intervista a Repubblica: "Con Gravina visioni opposte"

L'ex ct della Nazionale, Roberto Mancini, ha rilasciato un'intervista al giornalista di Repubblica, Enrico Currò, nella quale spiega i motivi che lo hanno portato a lasciare gli Azzurri. 

"Mi sono solo dimesso e mi sono assunto tutta la responsabilità della decisione. Non mi sono nascosto. Avevo parlato con il presidente Gravina e cercato di spiegarli le mie ragioni. Non mi sono mai permesso di accusare nessuno e mi ritrovo accusato". Con queste parole un Roberto Mancini amareggiato accusa velatamente Gravina di non avergli dato la tranqullità richiesta. 

Tra le motivazioni l'ex giocatore della Sampdoria non nasconde la rivoluzione dello staff tecnico. "Gravina è un anno che voleva rivoluzionarlo, io gli avevo fatto capire che non poteva, che al massimo poteva inserire un paio di figure in più, ma che non poteva privarmi di due persone di un gruppo di lavor che funzionava e che ha vinto l'Europero".

Arriva poi l'ammisisone di verità: "E' da un po' di tempo che lui pensava cose opposte alle mie. A quel punto doveva mandare via me e non cambiare lo staff invece ha colto l'occasione perchè alcuni miei collaboratori erano in scadenza e ha giocato su questo". 

Roberto Mancini definisce poi nell'intervista a Currò il suo comportamento "corretto" e la scelta della Nazionale e la vittoria dell'Europeo sono state le scelte più importanti della sua vita.

Andrà in Arabia Saudita, gli chiede Currò. "Quello che sto facendo è indipendente da quello che potrà succede in futuro e da dove andrò. Ora non voglio pensare a niente".