Liguria, pesca sportiva col palamito, Mai (Lega): "Ministro Lollobrigida senta associazioni e modifichi decreto"

di Redazione

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"A rischio un'antica tradizione con ripercussioni sociali, turistiche e anche economiche sui negozi di articoli sportivi e sulla nautica da diporto"

Liguria, pesca sportiva col palamito, Mai (Lega): "Ministro Lollobrigida senta associazioni e modifichi decreto"

La limitazione del numero di ami ammessi per la pesca al palamito non piace ai pescasportivi e Stefano Mai, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Liguria, ha deciso di rivolgersi al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per ottenere una revisione del provvedimento, non prima di aver ascoltato le associazioni interessate.

“La decisione del Ministro dell’Agricoltura di tagliare drasticamente il numero degli ami ammessi per la pesca sportiva con il palamito, portandoli da 200 a 50, senza confrontarsi con nessuno, rischia di danneggiare - sostiene Mai in una nota - centinaia di appassionati e di cancellare un'antica tradizione con ripercussioni sociali, turistiche e anche economiche a discapito dei negozi di articoli sportivi e delle attività legate alla nautica da diporto. La pesca sportiva è inoltre un’importante risorsa dal punto di vista culturale ed è da poco annoverata tra gli sport di tradizione ligure. Se l’intento delle nuove norme è quello di combattere l’abusivismo, per aiutare il comparto della pesca professionale, si può iniziare con l’effettuare maggiori controlli per contrastare la vendita e l’acquisto illegale di pesce che non proviene dalle nostre imprese di pesca. Le nuove limitazioni rischiano infatti di far morire la pesca tradizionale con il palamito e sono incomprensibili anche in virtù della bassa resa di tale attività che è limitata a pochi capi a calata".

"Per questo, con un Ordine del giorno, ho chiesto alla Regione di attivarsi per chiedere al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste di rivedere la sua decisione e di avviare un tavolo con le associazioni di pesca sportiva maggiormente rappresentative a livello nazionale, in primis la FIPSAS, per raggiungere una soluzione condivisa da tutti e meno penalizzante. Ho inoltre inviato direttamente una lettera al Ministro Francesco Lollobrigida, con le medesime richieste fatte nel documento che ho presentato in Regione e che seguono l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Francesco Bruzzone e la mia interrogazione all’assemblea legislativa della Liguria alla quale il vicepresidente della Regione Alessandro Piana - conclude - ha risposto dicendosi disponibile a portare la questione in CPA”.