Liguria, oltre 1.000 nuovi casi all'anno di tumore al seno: congresso a Genova

di Filippo Serio

Il 12 e il 13 gennaio "Back from San Antonio" per fare il punto sui percorsi assistenziali

Sono oltre 1.000 all'anno i nuovi casi di cancro alla mammella presi in carico dalla breast unit dell'Irccs dell'ospedale San Martino di Genova, l'hub regionale che garantisce percorsi assistenziali dedicati con particolare attenzione al tema della preservazione della fertilità per pazienti under 40 e che, grazie all'unità di oncofertilità, permette a una donna su dieci di avere un figlio dopo la diagnosi di tumore del seno, un dato doppio rispetto alla media nazionale.

Un'eccellenza che sarà tra i temi al centro del congresso 'Back from San Antonio', che si terrà il 12 e 13 gennaio a Genova, un'occasione per fare il punto sui risultati del congresso internazionale 'San Antonio Breast Cancer Symposium' che ha visto l'oncologia ligure protagonista. "La probabilità di guarigione definitiva da un tumore del seno supera attualmente il 60% - spiega il direttore della clinica di oncologia medica del policlinico San Martino Lucia Del Mastro - e sempre più dobbiamo porci l'obiettivo di preservare il benessere psico-fisico delle nostre pazienti anche dopo la somministrazione di cure spesso ancora invasive. Il desiderio di maternità è un diritto che l'oncologia può e deve riuscire a garantire ad un numero crescente di donne. Al San Martino siamo riusciti a creare un modello virtuoso dove la paziente, che deve sottoporsi a chemioterapia riesce ad avere un accesso diretto alle procedure di congelamento degli ovociti e del tessuto ovarico".

Nel corso del meeting è stato presentato un approfondimento dello studio internazionale 'Positive'. "Si è dimostrato come l'utilizzo di tecniche di procreazione medicalmente assistita siano sicure senza aumentare il rischio di recidiva del cancro mammario", ha sottolineato il professore associato di oncologia medica all'Irccs-Università di Genova Matteo Lambertini - e questo è stato riscontrato tra le pazienti con carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali che hanno sospeso temporaneamente la terapia endocrina per cercare volutamente una gravidanza".