Liguria, mafia: Regione investe 600mila euro all'anno per recupero beni confiscati alle cosche

di Redazione

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Sono 394 gli immobili sequestrati in 41 Comuni. Lega: "Noi sempre in prima linea nella lotta al crimine organizzato"

Liguria, mafia: Regione investe 600mila euro all'anno per recupero beni confiscati alle cosche

La Regione Liguria investirà 600 mila euro all'anno a partire dal bilancio 2024 per favorire il recupero dei beni confiscati al crimine organizzato e mafioso da parte delle amministrazioni locali, un investimento che per la prima volta diventerà strutturale e continuativo nel tempo dopo gli stanziamenti provvisori di 500 mila euro già erogati nelle annualità di bilancio 2020 e 2022. Lo prevede una modifica di legge in materia di beni confiscati alla criminalità organizzata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale della Liguria.
 

"Ad oggi sono 41 i Comuni liguri che hanno almeno un bene confiscato sul loro territorio, il 20% del totale. - spiega l'assessore regionale alla Sicurezza Alessio Piana - Mentre sono 394 i beni confiscati in Liguria, 244 in gestione all'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e 150 destinati agli enti locali, pubblici o statali". Piana sottolinea, a nome della Giunta, "il grande lavoro bipartisan volto a dare una normativa sulle politiche di valorizzazione dei beni confiscati più adeguata alla consistenza e all'importanza del fenomeno mafioso sul territorio regionale".
 

Gli enti locali liguri potranno accedere ai contributi "mediante la partecipazione ad apposito bando emanato dalla Giunta regionale, che stabilirà criteri, modalità e termini per l'accesso alle agevolazioni". L'obiettivo è fare in modo che i beni confiscati vengano recuperati dai Comuni diventando "strumento di promozione della cultura della legalità, solidarietà e inclusione sociale ed occasione per un modello di sviluppo territoriale sostenibile e inclusivo".


Commenta con una nota il gruppo consiliare della Lega: “La Liguria non deve essere definita una terra di mafia, ma una terra che sa combattere la mafia e sviluppare anticorpi ad essa, e la nostra Commissione regionale antimafia ha fatto un ottimo lavoro in questo senso. Il Testo unico sulle iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità, approvato oggi dall’Assemblea legislativa regionale, è un testo che migliora  la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità e il loro riutilizzo a fini sociali. Il Piano, al quale la Lega ha sempre dato il suo contributo, anche attraverso l’impegno degli assessori alla Sicurezza Viale prima, Benveduti e Alessio Piana poi, prevede diverse strategie e azioni di supporto agli Enti locali, anche e soprattutto attraverso un fondo finanziato con 600 mila euro. La Lega si è sempre impegnata nella lotta alla criminalità organizzata e per restituire alla comunità i beni confiscati alla mafia, ottenendo importanti vittorie e restituendo  un patrimonio alla comunità. Abbiamo inoltre presentato due Ordini del giorno, approvati all’unanimità dal Consiglio regionale per migliorare l'efficienza e la trasparenza delle istituzioni. Nel dibattito c’è stata anche l’opportunità di ripercorrere la storia della lotta alla mafia nel nostro paese con l’approvazione di importanti leggi a livello nazionale in materia, in particolare nel 1996 e nel 2010, e anche di ripercorrere le tappe dell’approvazione delle leggi regionali sui beni confiscati alla mafia. Per questo possiamo dire a pieno titolo che la Liguria ha sviluppato gli ‘anticorpi’ alla criminalità”.