Liguria, inviato alla Commissione Europea il piano dei fondi Fse 2021-2027

di Redazione

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Lo schema prevede 435 milioni di euro complessivi. L'assessore Cavo: "La parte più importante riguarda l'occupazione, con il 36,5 per cento delle risorse"

Liguria, inviato alla Commissione Europea il piano dei fondi Fse 2021-2027

La Giunta regionale, su proposta degli assessori al Lavoro e alla Formazione Gianni Berrino e Ilaria Cavo, ha deliberato di inviare il Programma Regionale FSE+ 2021-2027 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica per l'inoltro alla competente Divisione comunitaria per l'avvio della consultazione per la sua definizione.

Lo schema di programma regionale da 435 milioni di euro, 81 milioni in più della precedente programmazione, va dunque verso l'approvazione definitiva si legge in una nota.

L'invio alla Commissione Europea conclude un percorso cominciato con molteplici consultazioni del partenariato che sono partite nel dicembre 2020, sono tutt'ora in atto e sono passate attraverso il Comitato di Sorveglianza presieduto dall' assessore alla Formazione Ilaria Cavo tenutosi il 22 novembre scorso.

Il Comitato ha condiviso le linee strategiche e di allocazione delle risorse di un Programma che, a febbraio 2022, ha ricevuto anche il via libera della competente Commissione del Consiglio regionale.

Con l'approvazione di questo provvedimento sarà possibile inviare ufficialmente il PR FSE+ 2021-2027 alla Commissione, con cui è nel frattempo proseguito il confronto informale per addivenire in tempi brevi all'approvazione definitiva, con decisione comunitaria, del nuovo Programma.

"E' un ulteriore passo avanti per un provvedimento molto atteso ed articolato - dichiarano gli assessori al Lavoro e alla Formazione Gianni Berrino e Ilaria Cavo - Occorre ricordare che la voce più importante di questa programmazione riguarda l'occupazione con il 36,5% delle risorse. C'è poi un importante capitolo dedicato all''inclusione sociale con il 30% mentre le altre risorse in percentuale vanno per l'occupazione giovanile con il 20,5% e l'istruzione e la formazione con il 13%.