Liguria, 10 blog pro anoressia e bulimia monitorati dalla polizia postale a causa di ricatti e suggerimenti di comportamenti deviati

di Redazione

1 min, 33 sec

Aumentano i ricatti a sfondo sessuale

Liguria, 10 blog pro anoressia e bulimia monitorati dalla polizia postale a causa di ricatti e suggerimenti di comportamenti deviati

Siti pro anoressia e pro bulimia, chat dove si consigliano farmaci, diete e comportamenti alimentari deviati. Una decina di questi canali sono monitorati dalla polizia postale della Liguria. È quanto emerge dalla tappa a Genova dell'undicesima edizione di Una vita da Social, la campagna itinerante di educazione alla legalità della polizia di Stato incentrata sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli connessi all'uso del web. In Liguria nel 2023 gli agenti hanno incontrato oltre 13mila studenti, 170 classi tra elementari e medie, e oltre mille insegnanti. "Internet è un'opportunità - spiega il primo dirigente della postale ligure Alessandro Carmeli - ma nasconde anche rischi. Noi educhiamo gli alunni a un uso consapevole di internet e spieghiamo agli insegnanti come riconoscere i pericoli". Adescamento on line, con sfruttamento sessuale delle immagini, e cyberbullismo sono i reati più diffuso in rete, anche tra giovani. Nel 2023 in Liguria l'attività investigativa del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Genova ha consentito, anche grazie al monitoraggio di più di 2200 spazi virtuali, il sequestro di 7029 GB di materiale pedopornografico. Gli indagati per pedopornografia sono passati da 63 a 53. In crescita i casi di sextortion, i ricatti a sfondo sessuale, soprattutto tra ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Cala, seppur di poco, il cyberbullismo che a livello regionale passa da 14 a 11 casi ma con una vittima con meno di 13 anni. "Questo perché dopo la normalizzazione dalla pandemia - sottolinea il dirigente Roberto Surlinelli - i ragazzi stanno meno davanti a telefoni e pc". I segnali da cogliere, spiegano gli agenti, sono due: cambiamento di umore e chiusura dei ragazzi. "Controllate l'attività in internet - l'appello di Carmeli - perché i genitori hanno diritto e dovere di controllare". "La carta dominante - sottolinea il questore di Genova Orazio D'Anna - è la sensibilizzazione verso temi che per bambini o ragazzini necessitano di una guida e indirizzo di chi ha esperienza".