Lerici, cancellato concerto di pianista ucraina filo-Putin

di Stefano Rissetto

1 min, 38 sec

Valentina Lisitsa suonò a Mariupol dopo l'invasione russa e da allora è braccata dalle proteste in Occidente, annullata sua esibizione a Venezia

Lerici, cancellato concerto di pianista ucraina filo-Putin

E' stato cancellato il concerto della pianista Valentina Lisitsa dal cartellone del Festival Musicale di Lerici. L'esibizione è prevista per il 22 luglio, ma dopo l'ufficializzazione del programma della rassegna organizzata dall'associazione Suoni dal Golfo è scattata una protesta social, con appelli a tutte le autorità, dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni al presidente della Regione Giovanni Toti fino al sindaco di Lerici Leonardo Paoletti.

La Lisitsa - nata a Kiev, ma filorussa e da tempo residente negli USA - aveva suonato sulle macerie del teatro di Mariupol, subito dopo l'occupazione militare da parte delle forze armate russe. Un gesto di empatia con il Cremlino, malgrado le origini ucraine dell'artista, che ha scatenato adesso la protesta.

Un analogo episodio si era verificato nei mesi scorsi a Venezia, con la cancellazione del concerto della Lisitsa al Teatro La Fenice previsto per il 4 aprile, sempre per le proteste popolari filo-ucraine. Anche il direttore d'orchestra Valery Gergiev e il ballerino Sergei Polunin hanno avuto in Italia traversie simili.

"Il concerto - ha detto il sindaco Paoletti all'Ansa - è stato annullato su mia espressa richiesta e con la piena adesione del maestro Gianluca Marcianò", direttore artistico dell'evento. Il sindaco ha rimarcato di aver "sempre ritenuto non opportuna la presenza della pianista per le note ragioni, essendo il Comune di Lerici e la sua amministrazione fin dal febbraio 2022 convinti sostenitori della resistenza ucraina. Resistenza che ho sempre ritenuto necessaria fino alla vittoria finale. Ho però voluto comprendere la volontà del Festival di valutare la possibilità che la grande pianista potesse chiarire la sua posizione per evitare all'interno del mondo dell'arte e della cultura odiose situazioni di ostracismo. Ad oggi, non avendo ottenuto alcun chiarimento in tal senso, ho invitato il Festival a eliminare l'esecuzione della pianista dal programma e in tal senso il Festival ha provveduto". Marcianò rileva: "La nostra scelta era esclusivamente artistica - ma non vogliamo urtare però così tante sensibilità"