La Spezia, il maximagnete MPD inizia il suo viaggio verso la Russia

di Redazione

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Prodotto da ASG Superconductors, è lungo 8 metri e pesa oltre 30 tonnellate

La Spezia, il maximagnete MPD inizia il suo viaggio verso la Russia

Un nuovo e sofisticato sistema magnetico è uscito nella notte dalle linee produttive dello stabilimento della Spezia di ASG Superconductors per raggiungere il porto. Si tratta di un maxi magnete pensato, progettato e prodotto per essere utilizzato come “detector” nel centro di ricerca russo JINR a Dubna, la sua realizzazione fa seguito ad una commessa acquisita dall’azienda nel 2016.

La produzione del magnete, iniziata nel 2017, è terminata quest’anno con la fase di test, grazie all’attività continuativa dello stabilimento nel pieno rispetto di tutte le procedure di sicurezza, anche durante l’epoca Covid-19. Dopo la fase di controllo l’enorme manufatto, che pesa 80 tonnellate, ed è protetto da un’imponente struttura di 30 tonnellate, è ora pronto per salpare tracciando una rotta che passa attraverso le vie dell’Europa settentrionale per raggiungere il porto di San Pietroburgo, nel mar Baltico. Qui, dopo le pratiche doganali verrà trasferito su un’altra nave e per via fluviale, nell’arco di poche settimane, raggiungerà la città di destinazione Dubna.

Nel dettaglio tecnico il Multi Purpose Detector Magnet MPD è un solenoide singolo lungo 8 metri con un diametro di oltre 5,8 metri. Si tratta di uno dei magneti più grandi prodotti da ASG nello stabilimento di La Spezia dove sono in produzione, tra gli altri, anche i magneti per la fusione nucleare del progetto ITER.

Questo magnete MPD che sarà utilizzato presso il Nica (Nuclotron-based Ion Collider fAсility) per studiare la collisione di adroni, elettroni e protoni nel collider, è frutto della collaborazione di tecnici, fisici, ingegneri e addetti alle linee produttive di ASG che hanno messo a fattor comune differenti competenze professionali. La sua produzione ha richiesto la soluzione di notevoli sfide tecnologiche legate non solo alle dimensioni, ma anche al rispetto di tolleranze molto strette e all’accoppiamento dei materiali. Le diverse fasi produttive del magnete hanno richiesto particolari competenze - spaziano dal calcolo delle forze magnetiche ai calcoli criogenici e strutturali fino alla realizzazione di attrezzature dedicate -  che convergono nel patrimonio tecnologico dell’azienda che, da oltre 60 anni, fornisce magneti per i principali centri e progetti di ricerca a livello mondiale.

La fornitura del magnete Multi Purpose Detector prodotto per il laboratorio JINR comprende anche i sistemi ausiliari di alimentazione, criogenici e di controllo che, nel loro insieme e in accordo alle specifiche del cliente, sono necessari per tenere sotto controllo tutti i parametri di sicurezza e per la corretta operatività e funzionamento secondo le specifiche del capitolato tecnico.

Il magnete superconduttivo opererà alla temperatura di circa 4 K, 4 gradi centigradi sopra lo zero assoluto (-273°C) e nello specifico si tratta di un detector multifunzionale che servirà a rilevare nello spazio le tracce delle particelle nucleari cariche che saranno il frutto delle collisioni di ioni pesanti che avverranno al suo interno. Tali particelle saranno identificate grazie ad un sistema ad alte prestazioni basato su calorimetri e misurazioni del tempo di volo. Un magnete dalle simili funzionalità è già stato prodotto da ASG Superconductors per il CERN di Ginevra e ha contribuito alla scoperta, tra le varie ricerche effettuate, anche del Bosone di Higgs nel 2012.