Il ministro Zangrillo a Telenord: "Giovane e digitale, ecco la Pubblica Amministrazione che vogliamo"

di Redazione

Ospite di Primo Piano, responsabile della "macchina statale" e della relativa burocrazia, l'esponente di governo punta allo svecchiamento

Ospite in una puntata di "Primo Piano" a Telenord e quindi al convegno "Formazione post-laurea di eccellenza per governare il cambiamento: prospettive e opportunità" in corso a Genova, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha lanciato un messaggio ai giovani. "La pubblica amministrazione ha bisogno dei giovani, abbiamo bisogno di modernizzare la nostra organizzazione. Questa è certamente la vera sfida con la digitalizzazione. Per cui poter contare su dei giovani che sicuramente hanno degli occhi e quindi dei filtri diversi rispetto a chi ha un po' più di età è una grande opportunità, quindi la vera sfida per me per la pubblica amministrazione è quella di rendere la nostra organizzazione attrattiva per i giovani e fare in modo che i giovani possano considerare la pubblica amministrazione un'ottima opportunità di impiego".

Una Pubblica Amministrazione che grazie al Pnrr sta cambiando ed è pronta ad affrontare sfide importanti. "Il Pnrr ha dedicato al tema della modernizzazione una parte rilevante di risorse. Dei 1,8 miliardi che l'Europa dedica alla modernizzazione della pubblica amministrazione 1,2 sono dedicati all'Italia, quasi il 70%. Dobbiamo ripensare i nostri processi per far sì che la pubblica amministrazione sia vissuta non come burocrazia difensiva ma come un'opportunità per i nostri clienti che sono le imprese e i cittadini, lavorando sul sistema tecnico e sulle competenze del nostro personale".

Uno degli obiettivi è dunque quello di diminuire l'età media del personale. "Noi abbiamo aumentato l'età media della pubblica amministrazione per effetto del turnover da 43 a 50 anni negli ultimi 10 anni, quindi abbiamo evidentemente necessità di ringiovanire la nostra struttura. La parola d'ordine per attrarre i giovani è quella di essere un'organizzazione moderna, significa sconfiggere quella narrazione secondo cui la vera virtù della pubblica amministrazione è il posto fisso. Se noi continuiamo a ragionare e a proporre un'immagine della pubblica amministrazione che sa offrire il posto fisso, credo che non andremo molto lontano. Noi dobbiamo essere capaci di valorizzare le nostre persone, ed è necessario per questo anche premiare il merito".

Zangrillo è  uno dei componenti della delegazione governativa di Forza Italia, un partito che ora si misura con la scomparsa del suo fondatore e leader Silvio Berlusconi. "Il futuro di Forza Italia - dice - è un futuro tracciato. Non è che scomparso Berlusconi è scomparso il Berlusconismo. Il nostro movimento politico è un movimento che ha una forte e precisa caratterizzazione. È un movimento garantista, europeista, atlantista, siamo un punto di riferimento nel panorama nazionale e lo siamo anche a livello internazionale nel Partito Popolare Europeo".

"La vera grande eredità politica che ci ha lasciato Silvio Berlusconi e che noi raccogliamo è di porre il ruolo di Forza Italia in un ruolo centrale sia a livello nazionale che internazionale. Noi raccogliamo tutta la parte moderata degli elettori - conclude - e questo dobbiamo continuare a fare".