Il comitato scientifico boccia il protocollo Figc, in bilico la ripresa collettiva degli allenamenti

di Maria Grazia Barile

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Spadafora e Speranza: "Le richieste del Cts sono stringenti e vincolanti"

Il comitato scientifico boccia il protocollo Figc, in bilico la ripresa collettiva degli allenamenti

Ancora incertezza sulla ripresa degli allenamenti di gruppo lunedì il 18 maggio: il comitato tecnico scientifico non si pronuncia ancora definitivamente sul protocollo presentato dalla Figc che deve essere, a loro dire, implementato e corretto. Lo sottolineano in una nota congiunta i ministri della Salute e dello Sport, Speranza e Spadafora: "Il parere richiesto dal governo sul protocollo presentato dalla Figc è stato espresso dal Comitato tecnico scientifico e conferma la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti. Le indicazioni del comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti per consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti a partire dal 18 maggio".

La ripresa degli allenamenti resta dunque ancora in bilico con tutta una serie di rilievi sollevati dal Cts sul protocollo Figc ritenuto largamente lacunoso e imperfetto. La Figc proponeva in caso di positività di un giocatore di escludere dal gruppo solo chi aveva contratto la malattia, il comitato ha bocciato l’idea seguendo un'unica linea guidala linea guida: tutta la squadra in quarantena per 14 giorni con un calciatore positivo.

Tutte le misure previste dal protocollo, secondo il comiteto tecnico scientifico, devono considerarsi sotto la diretta responsabilità del medico sociale al quale spetterà mandare tutti in isolamento e vigilare sulla attuazione delle regole.

Infine un'annotazione sui test molecolari, di stretta pertinenza dei club, che non devono impattare sulla vita dei comuni cittadini.