Genova: tre infermieri aggrediti da una paziente al pronto soccorso del Galliera

di Redazione

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Denuncia della Uil: "Un operatore sanitario su tre vittima di aggressioni, le istituzioni prendano provvedimenti concreti"

Genova: tre infermieri aggrediti da una paziente al pronto soccorso del Galliera

Tre infermieri del pronto soccorso dell'ospedale Galliera di Genova sono stati aggrediti da una paziente in attesa che pretendeva di saltare la fila ed è stato necessario l'intervento dei carabinieri per riportare la calma. Sul caso sono intervenuti i sindacati Uil Fpl Liguria e Uil Fpl Genova evidenziando che "le aggressioni al personale sanitario coinvolgono sul territorio un operatore su tre. Almeno l'80% dei lavoratori della sanità, il 90% donne, hanno assistito o subito un'aggressione nel corso della loro vita lavorativa".

"Ancora una volta dobbiamo purtroppo segnalare un episodio di violenza nei confronti del personale sanitario. A subire l'aggressione, questa volta, sono stati gli operatori del pronto soccorso dell'ospedale Galliera. - affermano la segretaria generale Uil Fpl Liguria Milena Speranza e il segretario generale Uil Fpl Genova Marco Vannucci - I rischi maggiori coinvolgono evidentemente il personale più esposto dei pronto soccorso, ma il deprecabile fenomeno, in continua ascesa, riguarda anche il personale dei reparti e dei servizi, spesso insultato e minacciato da utenti e parenti".

"Chiediamo a istituzioni e direzioni aziendali di affrontare seriamente e concretamente la problematica, - sollecitano - attivando tutti quei provvedimenti utili a contrastare gli episodi, come il ripristino dei posti di polizia o il continuo presidio nei luoghi più a rischio anche attraverso l'utilizzo 24 ore su 24 di personale adeguatamente formato e autorizzato ad intervenire. Non possiamo lasciare gli interventi alla buona volontà delle direzioni aziendali, ma sono necessari soluzioni strutturali e uniformi su tutto il territorio per garantire sicurezza ai lavoratori del servizio sanitario regionale. Da troppo tempo chiediamo a Regione di affrontare seriamente il problema, senza ricevere né la giusta attenzione né il giusto impegno nel ricercare soluzioni adeguate".