Genova, ristorazione scolastica: "Ogni mercoledì manifesteremo fino a quando non avremo risposte”

di Redazione

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L'annuncio di Fisascat e Uiltucs Liguria: "La mobilitazione proseguirà  fino a quando non avremo risposte dal Governo e dalla regione"

Genova, ristorazione scolastica: "Ogni mercoledì manifesteremo fino a quando non avremo risposte”

Venerdì 26 giugno 2020 ore 11,00 presidio in Piazza De Ferrari delle lavoratrici e dei lavoratori della ristorazione scolastica della Fisascat Liguria e Uiltucs Liguria. “Ogni mercoledì manifesteremo fino a quando non avremo risposte”, spiegano le organizzazioni sindacali. La lotta per sostenere il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori della ristorazione scolastica, in attesa da febbraio di risposte certe su reddito, ammortizzatori sociali e ripresa delle attività, non finisce qui.  "Venerdì  26 giugno alle ore 11,00 si svolgerà a Genova, in piazza De Ferrari, un presidio indetto da Fisascat Liguria e Uiltucs Liguria unitamente alle rispettive confederazioni."

"Lo scorso 10 giugno durante il presidio abbiamo chiesto all’assessorato al lavoro il prolungamento degli ammortizzatori sociali quali Fis e cassa in deroga - proseguono le organizzazioni sindacali -  Nel frattempo, l’azione sindacale si è estesa tramite un incontro tra l’assessore Giovanni Berrino e i segretari confederali liguri. Nel corso dell’incontro è stato chiesto all’assessore l'investimento di fondi europei finalizzati al reddito anche per questi lavoratori che, ad oggi, sono tra i più danneggiati dall'emergenza Covid-19. "

"Ancora venerdì mattina ci recheremo in presidio davanti alla Regione per comprendere concretamente l’impegno da parte dell’amministrazione per gli addetti alla ristorazione scolastica. La mobilitazione proseguirà  fino a quando non avremo risposte dal Governo nazionale e dalla regione sulle modalità della ripresa del servizio, e sul sussidio richiesto per i mesi estivi di sospensione. Tutti i mercoledì andremo a manifestare con le lavoratrici e i lavoratori della ristorazione scolastica sotto la sede del Provveditorato agli studi e se necessario della Regione e della Prefettura."