Genova: ministro Schillaci, "Privato convenzionato deve essere prenotabile. Aboliremo tetto di spesa per le assunzioni"

di Redazione

"I 'gettonisti' dimostrano che i medici non mancano. Aggressioni ai sanitari, pene aumentate ma non basta"

"I medici a gettone sono un fenomeno che ho affrontato dai primi giorni del mio insediamento, il fatto che ci siano dimostra che forse in Italia tanti medici non mancano". È il commento del ministro della Salute Orazio Schillaci in visita a Genova a margine delle celebrazioni per i 100 anni dell'ospedale policlinico San Martino. "Spesso si dice che in Italia mancano i medici, anche se sicuramente nei prossimi tre anni ci sarà la cosiddetta 'gobba' pensionistica, noi non vogliamo far sì che nessuno abbia problemi organizzativi venendo meno i medici a gettone, ma abbiamo dato un chiaro segnale di trovare altre forme per far sì che i medici possano lavorare negli ospedali", ribadisce Schillaci.

LISTE D'ATTESA - "Per ridurre le liste d'attesa nella sanità occorre intervenire anche sull'organizzazione affinché sia messo a disposizione dei cittadini un unico centro di prenotazione regionale, nelle agende di prenotazione dev'essere contenuta tutta l'offerta di prestazioni, anche quella del privato convenzionato". Lo sollecita il ministro della Salute Orazio Schillaci a Genova dal palco del convegno organizzato per celebrare i 100 anni dell'ospedale policlinico San Martino. "Il privato convenzionato è parte integrante del servizio pubblico e deve dare il suo contributo. - sottolinea Schillaci - Il compito del servizio sanitario nazionale è consentire ai cittadini di accedere alle cure nei tempi giusti, è ciò che le persone chiedono ed è la richiesta che dobbiamo assolutamente soddisfare".

TETTO SPESA ASSUNZIONI - "I prossimi obiettivi sono l'abolizione del tetto di spesa per le assunzioni del personale nella sanità, l'aumento delle indennità di specificità e la valorizzazione dei medici specializzandi anche da un punto di vista economico per venire incontro alla carenza di medici che avremo nel prossimo triennio". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci a Genova dal palco del convegno organizzato per celebrare i 100 anni dell'ospedale policlinico San Martino sintetizza i prossimi obiettivi del Governo Meloni in tema di sanità. "Vogliamo restituire attrattività al servizio pubblico, - spiega - fare in modo che i nostri professionisti restino nelle nostre strutture trovando condizioni economiche e professionali maggiormente incentivanti. Vogliamo che i cittadini trovino un servizio sanitario sempre più efficiente ed efficace di prendersi cura dei loro bisogni di salute". 

 AGGRESSIONI - "Le aggressioni al personale sanitario sono un problema gravissimo, lo abbiamo affrontato lo scorso anno all'interno del Decreto Bollette, domani al ministero ci sarà una giornata dedicata al tema delle aggressioni degli operatori sanitari, c'è da sempre il nostro impegno. La cosa più brutta che è che il 70% delle aggressioni avviene contro donne e soprattutto contro gli infermieri". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci in visita a Genova a margine delle celebrazioni per i 100 anni dell'ospedale policlinico San Martino commenta l'ennesimo caso di aggressione al personale sanitario verificatosi la scorsa notte al pronto soccorso dell'ospedale Galliera di Genova.
"È un problema non solo di pene, le abbiamo aumentate ma credo che serva un cambio culturale - sostiene Schillaci -. Quando una persona si rivolge a una struttura sanitaria trovandosi davanti una persona con il camice bianco deve capire che è lì per prendersi cura di lui, quindi trovo veramente assurdo che i sanitari siano vittime di aggressioni. Su questo c'è l'impegno non solo ad aumentare le pene come abbiamo fatto lo scorso anno, ma soprattutto a cambiare il paradigma, per far capire quanto sia importante il lavoro di chi tutti i giorni si sacrifica per gli altri".

ELEZIONI - Infine, una riflessione sull'esito delle regionali in Abruzzo:  "Le elezioni in Abruzzo sono andate come ci aspettavamo, una vittoria chiara del centrodestra e di chi ha governato in questi cinque anni".