Genova: Leonardo, sciopero contro esternalizzazione di parte delle attività aziendali

di Redazione

1 min, 31 sec

Un corteo spontaneo ha percorso le vie della delegazione genovese

Genova: Leonardo, sciopero contro esternalizzazione di parte delle attività aziendali

La RSU Fiom di Leonardo ha dichiarato un'ora di sciopero per oggi dalle 11 alle 12, con presidio ai cancelli dello stabilimento di Via Puccini. Un corteo spontaneo ha percorso le principali vie della delegazione genovese. Da mesi infatti, insieme con la Segreteria Fiom di Genova, la RSU Fiom sollecita i vertici aziendali affinché mettano fine "a una situazione inaccettabile: la "grande" Leonardo e le sue controllate Leonardo Logistics e Leonardo Global Solutions, appaltano ad aziende esterne - si legge in una nota - lavori e servizi che potrebbero rientrare nel loro perimetro diretto. Parliamo di lavoratori impegnati nella gestione del magazzino e nella movimentazione ma anche di giovani tecnici e ingegneri, precari e sottopagati, che lavorano sugli stessi progetti o programmi dei colleghi Leonardo".

"Come previsto dal nostro contratto integrativo, rinnovato proprio qualche mese fa, vogliamo che a questi lavoratori si applichi il Contratto Nazionale dei metalmeccanici e che per loro si avvii un percorso di assunzione in Leonardo e nelle sue controllate - prosegue la nota della RSU - e i contratti applicati a questi lavoratori definiscono stipendi nettamente inferiori (fino a 500 euro in meno) rispetto a quelli derivanti dal contratto metalmeccanico applicato ai dipendenti Leonardo che svolgono la loro stessa mansione, considerando poi che non hanno diritto alle condizioni di miglior favore dettate dal contratto di secondo livello. A volte neppure della mensa interna.  Inaccettabile che in Leonardo si risparmi sulla pelle dei lavoratori più deboli - sottolinea la RSU FIOM - Per questo, per dare forza alle nostre rivendicazioni e voce ai colleghi meno tutelati, i lavoratori della Leonardo di Genova sciopereranno dalle 11 alle 12 mercoledì 28 febbraio."

"Il segnale all'azienda è chiaro: basta dumping salariale. Basta risparmiare - conclude la nota - sul costo del lavoro. Basta precarietà e basta diseguaglianze tra persone che lavorano fianco a fianco in Leonardo e per la Leonardo".