Genova, lavoratori Ansaldo Energia sul piede di guerra: domani assemblea davanti allo stabilimento

di Marco Innocenti

2 min, 57 sec

Fiom Cgil: "Se CdP non ricapitalizza, azienda porterà i libri in tribunale". Venzano (Fim Cisl): "Tamponare la situazione con risparmi e maggior efficienza"

Genova, lavoratori Ansaldo Energia sul piede di guerra: domani assemblea davanti allo stabilimento

Una situazione di difficoltà, quella di Ansaldo Energia, fotografata dall'approvazione da parte del CdA di un risultato che, al 30 giugno, è negativo per 442 milioni di euro, situazione che però dopo l'incontro con i sindacati ha portato alla presa di posizione dei lavoratori, preoccupati per gli scenari futuri. Domani, martedì, è prevista un'assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento, da cui potrebbe partire un corteo che dovrebbe snodarsi per le vie di Cornigliano. 

"Oggi la direzione aziendale ci ha comunicato che l’Ansaldo è entrata ufficialmente in una situazione di pre-fallimento, con i debiti che superano i ricavi di centinaia di milioni di euro". E' il quadro dipinto dalla Rsu Fiom Cgil in un volantino diffuso oggi, dopo l'incontro con i vertici aziendali. "Se l’azionista di maggioranza, la CdP, non ricapitalizza - si legge ancora sul volantino - l’Ansaldo sarà commissariata portando i libri in tribunale, senza avere nemmeno i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti: un disastro".

"Queste criticità non devono portare assolutamente a scenari disastrosi per l’azienda e quindi per i lavoratori - spiega anche Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria - In questi giorni la Commissione Europea ha ufficializzato l’inclusione del nucleare e del gas nell’elenco delle fonti “green” e ha approvato il primo dei 2 programmi IPCEI sull’idrogeno nel quale Ansaldo Energia/GreenTech è parte attiva. Monitoriamo con grande attenzione le difficoltà di questo momento ma siamo ben consapevoli delle  possibilità di sviluppo rispetto al futuro: Ansando Energia con le turbine a turbo gas, Ansaldo Nucleare definita energia Green e la nuova azienda Ansaldo Green TEAC possono sicuramente avere un ruolo significativo nel mercato delle rinnovabili e nel business degli accumulatori di energia. Ed è recente la notizia dell’acquisizione di due bandi sul PNRR: l’ennesima dimostrazione di come l’azienda possa  avere prospettive senza dubbio importanti".

"Si può tamponare questa situazione - prosegue Venzano - magari attraverso strumenti che possano portare a risparmi o sistemi di efficientamento insieme all’analisi di tutte le attività che possono essere internalizzate per aumentare le ore lavoro risparmiando anche capacità economiche. Soluzioni per preservare la tutela occupazionale che non deve essere minimamente intaccata. Come Ansaldo Energia le tre centrali stoppate potrebbero ripartire e si potrebbe puntare su mercati influenzati con  meno incidenza dagli aumenti del gas. Vanno inoltre capite le sinergie delle tre aziende e CDP come azionista di maggioranza che deve credere in questo gruppo leader nel campo dell’energia: deve immettere nuove risorse economiche per progettare un futuro che può essere assolutamente di rilievo. Se questo non succederà siamo pronti ad intraprendere qualsiasi azione di mobilitazione anche dura, per salvaguardare azienda ed occupazione".

"Dopo due anni di gestione da parte del nuovo management, nulla è cambiato - commenta Antonio Apa, coordinatore regionale della Uilm Liguria - le linee indicative fornite non risolvono i problemi di carenza d'ordine né la situazione finanziaria gravosa. Risolvere problemi strutturali con la svolta green e con l'idrogeno non risolve i problemi strutturali di Ansaldo: occorre intervenire sulla struttura, sull'ingegneria, su service, acquisti e logistica per rendere l'azienda efficace ed efficiente. Il ritardo accumulato sui cantieri e il mancato intervento portano a questo: se l'azienda pensa di presentare un piano industriale con i parametri del 24-46, se pensa di seguire un piano redatto dai consulenti della Boston che fa acqua da tutte le parti, si sbaglia".