Genova, Landini (Cgil): "Due morti sul lavoro al giorno, strage che va fermata"

di Filippo Serio

Il segretario generale su Ex Ilva: "Serve piano industriale serio". E sulla protesta degli agricoltori: "Bene trattori a Sanremo"

Il segretario generale della Cgil, oggi a Genova per un incontro al teatro Nazionale sullo spettacolo "Fantozzi, una tragedia", a margine si è soffermato su vari temi legati all'attualità.

Si parte dai numeri sugli incidenti sul lavoro: solo in Liguria negli ultimi due giorni se ne sono verificati due mortali, uno ad Alassio e l'ultimo proprio stamattina sull'autostrada A12: "Siamo a due, tre morti al giorno, che significa 1000 morti all'anno, una vera e propria strage, e noi stiamo dicendo da tempo che bisogna invertire questa tendenza. Bisogna investire di più in sicurezza e sulla prevenzione - ha aggiunto Landini - ma anche sugli ispettori del lavoro, in Liguria è emerso che nelle ispezioni che vengono fatte stanno uscendo tante irregolarità, stanno aumentando gli infortuni, oltre che gli incidenti mortali, ma anche le malattie professionali e questo indica che c'è un modello di fare produzione che non va bene, spesso fondato su appalti, subappalti e su lavoro precario ed è questo il tema di fondo su cui agire"

Acciaierie d'Italia - "Serve un piano industriale serio e servono investimenti perché un Paese che vuole rimanere industriale e manifatturiero deve avere anche la produzione dell'acciaio, senza quell'elemento fondamentale rischia di diventare una provincia di altri imperi e di altri sistemi produttivi. La categoria dei metalmeccanici ha avanzato in maniera unitaria una richiesta di incontro sul futuro dell'ex Ilva alla quale non è stata ancora data una risposta".

"Da molti anni - aggiunge - sosteniamo che c'è bisogno di un intervento pubblico per garantire la quantità di investimenti necessaria, bisogna fare scelte e se non c'è un piano industriale, anche le imprese dell'indotto rischiano di non esistere. C'è bisogno di un ingresso dello Stato per garantire gli investimenti necessari e qualificare l'attività dell'indotto. Si predispongano anche gli ammortizzatori sociali per evitare chiusure e licenziamenti".

La protesta dei trattori che potrebbe sbarcare sul palco dell'Ariston durante il Festival di Sanremo: "Bene i trattori a Sanremo, ci saremo anche noi. Sanremo è una ribalta non solo nazionale ma ormai anche internazionale e se si dà spazio ai temi dei diritti del lavoro è importante e anzi mi permetto, visto che a Sanremo ci sarà anche il 'camper dei diritti' della Cgil e del sindacato scuole per dire che per difendere i diritti bisogna bloccare l'autonomia differenziata mi auguro che Amadeus e Sanremo diano spazio anche a questa idea, che vuole unire il Paese e non dividerlo".