Genova, i lavoratori di CGIL e UIL in corteo contro le morti sul lavoro. Magni e Ronzoni: "Chi manifesta chiede più responsabilità al Governo"

di Lorenzo Aluigi

il corteo

Cgil e Uil sono scese in piazza per uno sciopero a sostegno della sicurezza sul lavoro, per una "giusta riforma fiscale" e per "un nuovo modello sociale di fare impresa": la protesta è stata di quattro ore per tutto il settore privato e di otto ore per l'edilizia e per l'Emilia Romagna, estensione decisa dopo il grave incidente sul lavoro accaduto a Suviana.

A Genova circa 3000 persone hanno sfilato tra le vie del centro, ritrovandosi prima in presidio davanti alla Prefettura alle 9 circa, per poi partire in corteo e tornare in Largo Lanfranco. Manifestazioni anche a Savona, La Spezia e Imperia.

"Oggi è scesa in piazza la parte migliore del paese, a Genova e in tutta Italia, quelli che ci sono sempre, che hanno fatto della nostra nazione una nazione importante, che hanno attraversato le crisi economiche, retto all'urto del covid, ma che non hanno mai risposte dai governi, tantomeno da questo. Noi abbiamo chiesto interventi sulla sicurezza, che non abbiamo visto, e l'altro ieri ci sono stati di nuovo morti, dispersi e feriti, e per l'ennesima volta parliamo di appalti e subappalti a cascata che il governo ha liberalizzato". Lo dice Igor Magni, segretario della Camera del lavoro di Genova, in piazza per la mobilitazione promossa con la Uil.

In corteo, hanno detto gli organizzatori, c'erano tremila persone. "Da questa piazza deve uscire un messaggio molto forte - dice Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria -, in questo paese c'è bisogno di sicurezza, gli ultimi fatti richiamano tutti a una grande responsabilità. Ci vuole una procura speciale, queste morti sul lavori devono essere considerati omicidi, ci vogliono misure più stringenti per far rispettare le norme che ci sono, aumentare le ispezioni. Lanciamo un appello al governo nazionale, regionale e alle amministrazioni locali: oggi il profitto vale più di una vita e noi siamo invece per la difesa della vita a tutti i costi, ancora ieri abbiamo rischiato un altro incidente al porto a Genova e solo per fortuna non è successo nulla di grave".